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Da 0 a 9 mesi

In attesa del parto: tra visite, cartoni e telefonate

Eccoci “fuori termine” in attesa che “Giacomino” (ormai i nostri amici lo chiamano tutti così) venga fuori. Evidentemente sta bene là dentro al caldo e non ha intenzione di venire fuori. Come dargli torto? Quindi con il termine ufficiale già scaduto il 4 gennaio e il parto indotto previsto entro il 15 gennaio, siamo in attesa.

Mia mamma e mia suocera ci chiamano una o più volte al giorno per sapere se ci sono novità. “Ma no minkia! Se ce ne fossero vi chiameremmo no?”. Ma faglielo capire… Battaglia persa.

Approfittiamo di questi momenti di calma per fare le ultime cose, per guardarci i cartoni che passano in tv alla sera (tipo La Bella e la Bestia, Ratatouille, Gli Aristogatti… oltre ad essere rincoglioniti stiamo cercando di farci una cultura sugli ultimi Disney Pixar che ci mancano e cerchiamo di entrare nel mood cartoni in anticipo in modo da arrivarci preparati quando ce ne sarà bisogno).

Intanto a casa mia è iniziato una sorta di pellegrinaggio degli amici che, presi dai sensi di colpa per non averci visto negli ultimi mesi di gravidanza, cercano di recuperare all’ultimo minuto. Risultato: processione di parenti e amici a casa che nei limiti del possibile cerchiamo di tenere a bada.

La sciatica di Anna non è migliorata e lei fa sempre più fatica a camminare. Ieri, vista la bella giornata, l’ho mandata a fare due passi fuori casa. Da sola ovviamente, io dovevo guardare i Tg delle 13 e i Simpson (ehm… :-/). Sua mamma le telefona mentre lei è fuori e chiede se ci sono anch’io ad accompagnarla. Taaac. Sgamato in tempo zero. Ma come fanno le mamme ada vere sempre il sesto senso per beccarti in fallo?

Al ritorno a casa dalla passeggiata è scattato il piagnino di Anna per un mix tra 1) dolore al nervo sciatico 2) incazzatura perché non l’avevo accompagnata accentuato dalla telefonata di mia suocera e 3) rabbia per non potersi più muovere come una volta. Io l’ho un po’ presa in giro chiamandola “depressione pre-partum”.

A parte questo siamo (quasi) pronti per lo sprint finale. Pronti (quasi) al lancio. Speriamo che lui non si faccia attendere troppo, che esca senza la famigerata ossitocina, ma soprattutto che non mi faccia sprecare preziose ferie. Capito?

Di Fede

Blog di un papà imperfetto