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Pensieri di un papà

Le attenzioni da dare a un bambino e il nostro primo litigio

Un bambino piccolo è un enorme catalizzatore di attenzioni. Lo vedo sul gnappo che, quando non dorme e non si perde via con qualche giochino per quei 10 minuti (tipo con la palestrina o gli animaletti sulla sdraietta) deve essere sempre cagato.

Visto che la mamma ha finito la maternità dell’Inps e sarebbe cosa buona che ritornasse a lavorare (anche da casa) ci siamo regolati più o meno così: quando io sono in casa lo tengo con me e la lascio tranquilla.

Il fatto è che io, dopo quei 5 minuti di attenzioni, mi rompo le scatole e lo metto vicino a me ma senza cagarlo troppo (nel mentre studio o faccio altre cose).

E lui bigna, frignetta, rompe le scatole. Insomma, vuole giustamente il 100% delle attenzioni per sé. Ora ho capito perché Anna quando è in casa tutto il giorno con lui non riesce a lavorare seriamente.

Così ho visto come, nonostante sia di buon carattere, il gnappo abbia comunque bisogno di avere gli occhi addosso, magari per “giocare” un po’ con lui, o comunque avere l’interesse del papà o della mamma.

Così, ieri per la prima volta ho litigato con mio figlio anche se ha poco più di tre mesi. Litigato nel senso che mi sono un po’ scocciato di lui per una mezz’ora e gli ho piantato il muso. Mi sono incazzato perché a volte fugge il mio sguardo, non mi considera, mentre se vede la mamma scattano dei sorrisoni a 32 gengive. (Abbiamo anche provato a metterci con i visi attaccati per vedere che occhi cercasse: niente, guarda sempre lei).

Il suo ignorarmi poteva essere la sua giusta reazione al fatto che io non lo cagassi tanto, mentre Anna gli dedica molto più tempo e interesse. Sta di fatto che, nonostante provassi a fargli qualche coccola, lui girava la testa e sembrava quasi infastidito dalla mia presenza. Poi, appena arrivava Anna, ecco la gioia nei suoi occhi. So che è la cosa più normale del mondo, ma comunque non è stata piacevole.

Così, in un gesto di stizza (forse anche per un po’ di stanchezza arretrata) l’ho messo con la sdraietta vicino alla mamma e gli ho buttato per terra i suoi due pupazzi. Ecco, in quel momento ero il più bambino di lui. Capita.

Poi per fortuna, abbiamo fatto pace. Cioè, io ho fatto pace visto che lui non si è accorto di nulla e ha continuato ad adorare la sua mamma. Uff, la prima “lite” padre-figlio a 3 mesi. Cominciamo bene! 🙂

Di Fede

Blog di un papà imperfetto