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Pensieri di un papà

Dimmi come vesti il pupo e ti dirò chi sei

Una delle cose che appalto volentieri alle donne di casa (moglie, mamma, suocera) è l’acquisto dei vestiti del gnappo. Io non ne ho mai comprato uno e lascio fare a chi ha più competenza e gusto di me. La cosa bella però è lo “stile” di ognuna. In particolare quello opposto di mia moglie e mia mamma.

Anna, da quando il gnappo ha compiuto il terzo mese, gli compra vestitini “da grande”: pantaloncini, magliette, polo ecc. A lei piace vestirlo così, in modo che non sembri un bambolotto, ma un piccolo adulto in miniatura. Anche nelle fantasie spazia dai colori come il verde e il rosso, all’arancione, a righe o tinta unita, di solito con disegni fumettosi abbastanza trendy.

Mia mamma fa il contrario. Tutti i vestiti che gli compra sono varie tutine più o meno azzurre da bambino piccolo. L’ultima è stata una corta estiva con disegnato un’orsacchiotto stilizzato. Anche tutto il resto del suo vestiario è più o meno così: dominano l’azzurro e il blu, i colori tenui e i disegni stilizzati (un po’ da bimbominkia vs quelli più “moderni” di Anna).

Quindi, deduco, se l’abito fa il monaco e il pagliaccetto fa il pupo, hanno due concezioni totalmente diverse dell’abbigliamento da bambino. Ma non solo. Secondo me hanno anche un desiderio di avere il gnappo più grande o più piccolo di quello che è. Anna lo vorrebbe più grande, mia mamma lo vorrebbe sempre piccolo.

In tutto questo mi inserisco io. Ieri, quando sono tornato a casa, vedo il pupo con addosso una tutina nuova. “Bella questa tutina!”, ho detto senza sapere ovviamente chi l’avesse comprata. “E’ quella che gli ha regalato tua mamma, tu e lei avete gli stessi gusti!”, mi ha risposto A.

Touché. In effetti io e mia mamma, oltre ad avere gli stessi gusti, vogliamo vedere il gnappo vestito da bambino e non vestito da grande. Insomma, a noi CI piace così. Bimbo in toto, in tutina da pupetto, un po’ come quand’era appena nato e sembrava un Teletubbies. Non con i jeans e la polo. Due desideri di accudimento diversi? Dimmi come lo vesti e ti dirò chi sei.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto