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Io lei e l'altro

Se il gnappo fosse un gambero

gamberoSarà il vaccino antimorbillo fatto una settimana fa, sarà che il Papa si è dimesso, che c’è Sanremo, o sarà forse per questa “spumeggiante” campagna elettorale. Ma non fai in tempo a dire che il gnappo è migliorato che lui, come un gambero, dopo un passo avanti ne fa tre indietro. “Sono fasi” è il leit motif. Peccato che le fasi buone siano più o meno un terzo di quelle rognose.

Non che faccia chissà che, però da qualche giorno ha ripreso a non mangiare. Ci eravamo illusi dopo una settimana in cui divorava le sue pappe. Così, dal nulla. Di punto in bianco ha iniziato a mangiare con gusto. Poi, dopo quella settimana, è tornato al punto di partenza. Quattro o cinque cucchiai e poi basta. Chiude la bocca, se la apre poi sputa, ma, peggio del peggio, dà manate sul cucchiaio. Risultato: colazione poco e niente, pranzo poco e niente, cena vedremo.

E le abbiam provate tutte: mangia prima di noi o a tavola con noi, con le sue pappe o con quello che mangiamo noi. Niente, il nanerottolo all’ultimo percentile ci sta mettendo a dura prova. Perché se è vero che “i bambini non vanno forzati”, “se non mangiano è perché non se la sentono”, “lo sanno loro quanto devono mangiare”, è altrettanto vero che il non riuscire a dargli da mangiare è abbastanza frustrante. Anche se ci metti tutta la pazienza del mondo o provi a far finta di niente. Alla lunga, a 13 mesi suonati, da quando imprecavamo per l’allattamento, passando per lo svezzamento e poi via via fino ad oggi, un po’ le balle ti girano.

Aggiungici che fa il gambero anche di notte (dorme di filata una settimana sì e 3 no) e che adesso all’asilo quando lo lasciamo nelle mani delle maestra fa un piantone disperato, in apnea con i lacrimoni, che prima non aveva mai fatto, bè, il morale non è proprio al massimo ecco. Poi durante il giorno è il bambino più sveglio e felice del mondo. Ma nei momenti clou della giornata recupera abbondantemente mettendoci alla prova. E vabè, “passerà”, ti ripeti con un ampio respiro zen. Basta aver pazienza. Sono fasi. Ohhmmm, ohhmmmm.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto