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Pensieri di un papà

Ho boglia di esdade (2)

raffreddoreNon zo berché ma da quaddo c’è il gnabbo la nosdra caza sebbra una farmazia. Adda zi è beccada il raffreddore che brontabente ha attaccato a be. Io odio il raffreddore, lo zgocciolamendo del nazo, il dobersi portare diedro 2mila fazzoleddi, don dorbire la nodde, avere gli occhi fuori dalle orbide, don zentire i zapori quaddo mangio. Che due balle.

In biù, sdazera volevo addare dai miei per un zorno o due, ba dubido lo farò. Volevo bordargli il gnabbo visdo che la zeddimada scorsa z’è sdado il loro combleaddo, ba credo dobrò rimaddare. Babé, sberiabo bassi in fretta. Dobo la bioggia dicodo arriberà ancora il freddo. Basda, non ze la fazzo biù. De ho i baroni bieni.

In tuddo quesdo il dado ha ancora il muco che gli scedde dal nazo. Sebbra uda caddela che si scioglie. Berò dra duddi è quello che sta beglio. Boh, zarà il ladde baterno. Sberiamo duri. Eeeeetciù.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto