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Cose di casa

Bonus bebè 2015, agevolazioni per le famiglie e la mia vita in ritardo

bonus bebè 2015
F oto da Flickr

Potrei chiedere ad Anna di fare un piccolo sforzo. Invece di dirle “spingi!” pregarla con un: “Tienilo dentro”! Almeno per un altro mesetto, giusto per non farci scappare il bonus mamme promesso da Renzi. Ma sarà inutile.

Facendo i conti, 80 euro al mese, per tre anni, sono 2.880 euro. Buttali via! Di certo non ci pago il nido di The Second, ma almeno qualche pannolino riesco a farmelo regalare dallo Stato al quale verso le tasse da ormai 12 anni.

Ma non credo che la mia dolce metà sia d’accordo. Perché The Second quando arriva arriva. A fine novembre? A inizio dicembre?  Boh. E comunque la dote di 2.880 euro ce la scordiamo.

Non mi avrebbe cambiato la vita, per carità. I figli mica si fanno per i soldi, ci mancherebbe. Però magari uno scooter nuovo per me saltava fuori. O tre rate di mutuo. O, appunto, un po’ di scatole di pannolini. Amen, me ne farò una ragione. Come sempre le cose importanti sono altre. Nella gerarchia delle “3 S” mettiamoci pure la salute al primo posto. Anche se il sesso… Vabé.

Già mi immagino le ostetriche in sala parto il 31 dicembre. Perché ci sarà per forza qualche bimbo che nasce il 31 dicembre alle 10 di sera. E vuoi mettere farti sfuggire 2.880 euro per una mezz’ora? Sicuramente ci sarà qualcuno che barerà (e chi non lo farebbe?).

“Senta, scriva che è nato il 1 gennaio 2015. Per favore. Se lo fa la pago!”. Perché tanto con 2.880 euro che arrivano in saccoccia una mancetta all’ostetrica o al medico compiacente si potrebbe anche dare. Chissà in quanti lo faranno… Calo di nascite il 31 dicembre e boom di nascite il 2015. Sarei curioso di vedere i dati.

Io invece ormai sono rassegnato. Mi sono sfuggite dalle mani troppi incentivi, bonus, sovvenzioni, ricchi premi, coglions e cotillons.

Per la ristrutturazione edilizia ad esempio. Quando ho ristrutturato casa la detrazione, nella prima metà del 2012, era al 36%. Nel giro di pochi mesi il governo (Monti se non sbaglio) l’ha portata al 50%. Facendo i conti su quanto abbiamo speso ci siamo fatti scappare poco meno di 5mila euro. Che non cambiavano comunque la vita (visto che tanto si recuperano in 10 anni) però, buttali via…

Anche il mitico bonus mobili ce lo siamo giocato. Potevamo recuperare il 50% su cucina, camera da letto, libreria (praticamente tre quarti di casa da arredare), ma niente. Anche lì, essendo arrivati troppo in anticipo, non abbiamo portato a casa quanto? Un 7mila euro? Più o meno.

A questo giro poi non beccheremo neanche la maternità. Anna essendo a partita Iva non ha raggiunto il minimo di contributi per avere l’assegno dell’Inps. Non che l’anno scorso non abbia lavorato. Ma avendo preso una borsa di studio per un progetto annuale da una fondazione ci ha pagato su un sacco di tasse, ma zero euro ai fini maternità. Abbiamo pianto in cinese, ma niente. Niet. Non c’è verso. E altri 4mila euro statali non arriveranno. Alla faccia del salasso a fondo perduto che versiamo all’istituto di previdenza.

Paradossalmente poi, quello che lei ha guadagnato l’anno scorso (poca roba, ma sempre meglio di niente), ci ha fatto scattare, insieme al mio stipendio, nella  fascia Isee più alta. Di pochissimo ovviamente, ma quel tanto che basta per far magicamente raddoppiare la rata del nido del gnappo da 232 euro al mese a 465. Che per 10 mesi fanno un rincaro di 2.330 euro. Senza contare che lei quest’anno praticamente non ha quasi lavorato, ma l’Isee viene calcolato sui redditi dell’anno prima. Tiè.

Il leit motiv comunque è: paga e taci. E ringrazia che almeno uno stipendio a casa (per ora) c’è. D’accordo. Forse sarà come per la volpe e l’uva, ma questi bonus mi sembrano un po’ come quando trovi un’offerta in un negozio, compri e poi, dopo una settimana il prodotto è ancora più scontato.  “Tanto valeva aspettare”, pensi e un po’ ti mangi le mani.

Ma al cuore (e all’utero) non si comanda, quindi The Second arrivi pure quando vuole. Noi siamo (quasi) pronti. Lo scooter non lo cambio, ma gli vorrò bene lo stesso. L’amore, finché non me lo tasseranno, glielo darò gratis.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto