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Pensieri di un papà

Sanremo, una famiglia con 16 figli

famiglia anania 16 figli sanremo16. Sedici. S-e-d-i-c-i.

A Sanremo è passata sul palco la famiglia Anania, una famiglia con 16 figli, la più numerosa d’Italia: il più grande ha 20 anni e l’ultima è nata nel 2013.

“Siamo un’opera di Dio, grazie al Signore, grazie allo Spirito Santo”, ha detto il capofamiglia (caposquadra?!) Aurelio, che con la moglie Rita tira su la famiglia “con la collaborazione dei figli più grandi. Il Signore provvede”.

Alla faccia della Provvidenza! Il pubblico era abbastanza sbigottito, io pure, perché se con due figli, uno di tre anni e uno di due mesi, ogni tanto mi lamento, con 16 come fai?

Una volta un mio professore citava una frase del presidente del Censis, Giuseppe De Rita, che di figli ne ha 8 (sei maschi e due femmine): “E’ difficile tirar su i primi tre figli, poi gli altri vengono su da soli”. Un po’ come Graziano Delrio che invece si è “fermato” a 9.

E forse De Rita ha anche ragione, visto che noi, a The Second, stiamo dando molte meno attenzioni rispetto al gnappo da piccolo e questo secondo me è solo salutare. Lui infatti sta già lottando per la sopravvivenza, soprattutto quando il fratellone gli si avvicina per dargli i bacini con un po’ di nervoso e lui piange perché ha paura.

Anche se ha solo due mesi ha già lo sguardo un po’ incazzoso, di uno che ha già capito come va il mondo e che per ricevere un po’ di attenzioni dalla mamma deve farsi sentire come si deve (e i suoi pianti con voce tonante si sentono fin troppo bene) oppure fare i sorrisini quando il “rivale” non c’è.

Però se con due figli ce la stiamo facendo (più o meno…) con sedici come si fa? E come ti muovi per andare in vacanza? Noleggi un pullman? Prendi 8 ombrelloni per andare in spiaggia? Quanti chili di pasta devi buttare per cena? E che pentola usi scusa? La tua lavastoviglie e lavatrice sono di quelle industriali o fai tutto a mano? Domande che vengono spontanee.

E però, gli Anania, a vederli lì sul palco erano belli. Peccato solo che siano stati usati, loro malgrado, un po’ come fenomeno da baraccone, estranei ovviamente alle dinamiche televisive e quindi spiazzanti. Così come ha un po’ spiazzato la pubblica professione di fede del capofamiglia, detta più e più volte. Troppe. E il troppo stroppia. Anche se, in effetti, per avere 16 figli o hai fede oppure sei uno scriteriato, e a volte il confine può essere labile. Ma spero che questo, vedendo tutte quelle facce pulite, sia il loro caso.

Alla faccia di Papa Francesco che ha detto che essere buoni cattolici non vuol dire fare figli come conigli. Ma, a dire il vero, lui ha parlato di paternità responsabile e i conigli c’entrano poco. Comunque, tv rotta a casa o meno, vorrei capire se veramente dopo il terzo i figli vengono su “da soli”. Non perché ci voglia provare: Anna mi ha già detto il suo “niet”, ma magari con un’altra… Chissà… Mai mettere limiti alla provvidenza!

Mi piacerebbe da grande fare il pater familias (per noi uomini fare sedici figli è relativamente facile, ma le donne come fanno?). Oppure imitare un sultano o uno sceicco. Cosa fai nella vita tu? Faccio figli! Mica male… Vorrei sapere il vostro pensiero, perché io un Sanremo con due genitori e 16 figli sul palco ancora non l’avevo visto.

Di Fede

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