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Pensieri di un papà

L’ultimo giorno dell’asilo nido

gavettoni scuolaQuando finisce un ciclo di scuola, un po’ viene da pensare. E’ sempre un momento di passaggio. Lo si attraversa cinque volte nella vita: a tre, a sei, a undici, a quattordici e a diciannove anni. Se fila tutto liscio ovviamente.

Da oggi il gnappo è in vacanza. Ieri è stato il suo ultimo giorno di asilo nido. Cioè, voglio dire, il suo ultimo giorno all’asilo nido.

L’anno prossimo cambierà tutto. Scuola, compagni, maestre. Ci sarà da ridere. Ma anche da essere contenti, perché sta crescendo alla velocità della luce e questi passaggi, questi traguardi, sono piccoli passi che ti lanciano nel mondo della vita.

Guadagni in autonomia, con qualche piccola responsabilità in più. Anche con qualche piccola difficoltà in più. Ma vuoi mettere? La libertà aumenta. E le responsabilità pure. E’ un equilibrio delicato che ci portiamo dietro negli anni. Ed è bello e giusto così.

Ho guardato la sua prima “pagella”, con il giudizio complessivo delle maestre. E’ un bravo bambino, anche se permaloso. E’ un gregario, non un leader. E’ timido, ma ultimamente anche un po’ aggressivo. Fa ancora fatica a parlare. Le maestre hanno visto che con gli altri bimbi parla e si fa capire, con gli adulti un po’ meno. Noi lo abbiamo portato a far vedere, ma dicono che è tutto a posto. Speriamo migliori col tempo.

Io per il gnappo ho un debole. Lo ammetto. Perché è uguale a me per tantissime cose. Siamo due minkioni. Ci piace cazzeggiare, fare i cretinetti per ridere. Abbiamo gli stessi tic. Andiamo in stand by spesso e volentieri. Ci scorniamo, ma ci capiamo. E ci vogliamo un gran bene.

Già da tempo non vuole più i miei baci. Ma alla sera qualche favola se la fa leggere ancora. La mamma è sempre la mamma però, ci mancherebbe.

Quando posso me lo porto in giro, a fare dei giri e a vedere posti nuovi. Tra qualche anno ci porteremo dietro anche The Second nelle nostre piccole scorribande. E ci divertiremo in tre. O in quattro con la mamma. Ma tra uomini si sta meglio a volte.

Adesso ci aspetta una settimana di mare, poi un po’ di montagna e poi improvviseremo tra qualche giorno dai nonni, poi dagli altri nonni e poi a casa. Alla fine passerà anche questa estate in un batter d’occhio. E il suo primo giorno di scuola materna arriverà in men che non si dica. Ma non gli metterò ansia, cercheremo di fargli godere ogni singolo giorno di vacanza.

Nell’ultimo suo giorno di asilo – non si sono fatti mancare neanche i gavettoni – non abbiamo versato lacrimucce. Perché a settembre il suo posto al nido lo prenderà il fratello. E quindi rivedremo tutte le maestre e i compagni più piccoli. Solo i suoi amici non ci saranno, sparsi in altre scuole materne. Forse Anna avrà nuove amiche mamme con cui prendere il caffé. O forse unirà le vecchie alle nuove “colleghe” mamme.

The Second inizierà la sua carriera scolastica a settembre. Con un meraviglioso inserimento. Mandarli all’asilo nido è stata per noi la scelta giusta per non sclerare. Ma anche perché lì si imparano un sacco di cose: giochi, amici, relazioni, psicomotricità, musica, recite di fine anno. Cose che né io né Anna avremmo mai potuto insegnargli.

Per qualche settimana la routine verrà spezzata. Mare, sabbia, castelli, sabbia in bocca a The Second, montagna, spiedini, io a casa da solo per qualche giorno… Poi tra un mese e mezzo altro giro altro regalo. Ma intanto ci godiamo un po’ di estate. Di solito le vacanze del passaggio da una scuola all’altra sono le più belle.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto