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Pensieri di un papà

Il costume in mezzo alle chiappe

federica nargi bikini

Siamo in vacanza. Stessa spiaggia, stesso mare (per quest’anno non cambiare). Quest’anno, se mi guardo attorno, vedo molti più costumi infrachiappali. Quei mini-slip per donne che sono a metà tra un tanga e un normale pezzo sotto del bikini e fanno vedere tutto il sedere.

L’uso di questi costumi dovrebbe essere regolamentato. Ecco a cosa ho pensato in questi torridi giorni di fine luglio a riguardo…

1) Ci vorrebbe un’età minima e un’età massima per portare il costume infrachiappale. Facciamo 18-30? Sotto i 18 è istigazione di reato. Sopra i 30 non siete più delle ragazzine e, a meno che non abbiate il personal trainer di Belen, non è più tanto un belvedere. Anche se ci sono le dovute eccezioni. Ma un limite bisogna darlo, un po’ come per i biglietti gratis agli anziani over 65.

2) Bisogna avere il fisico giusto. Non bestiale, ma almeno un culo carino da vedere. Come quello di Federica Nargi (vedi foto) sarebbe chiedere troppo, ma almeno niente cellulite evidente. Per chi non ha un sedere all’altezza, un bikini tradizionale va più che bene.

3) Trovate il contesto adatto. Se siete su una spiaggia di Mykonos o di Formentera oppure a una delle feste di Dan Bilzerian il costume infrachiappale è un must to have. In una spiaggia per famiglie, tipo quella dove sono io sull’Adriatico anche no. Tra simpatiche vecchiette con le vene varicose, vecchietti con pance come cocomeri, ci sono anche tante famiglie con papà che, tra un bagnetto col pupo e un castello di sabbia, vengono distratti dalla loro attività. E non va bene.

4) Per prendere il sole non serve. L’abbronzatura total-chiappa non vi farà più belle. La pubblicità della Coppertone con il cane che mordeva gli slip era un’altra cosa. Ma che vi frega di avere quei centimetri di pelle in più abbronzati sul lato B?

5) Effetto filo interdentale. Non ho mai capito se l’effetto tanga per una donna sia comodo o scomodo. Piacevole o meno. Per un uomo di sicuro è scomodo. Se io indossassi quel costume passerei tutto il giorno a togliermi le mutande dal sedere. Secondo me l’effetto è quello. Poi, per carità, de gustibus…

6) Il comune senso del pudore. Ora, io capisco che i costumi sono cambiati. In tutti i sensi. Una volta c’era il costume intero, poi i bikini, gli string ecc. E i centimetri di tessuto si sono sempre più ridotti, forse anche per far risparmiare le case produttrici che così usano meno stoffa e ve li fanno pagare uguali. Ma con il costume infrachiappale si vede proprio tutto. E’ più l’effetto vedo del non-vedo. A sto punto andate in giro senza mutande. Vabé, io sono bacchettone. O forse preferirei distrarmi di meno.

7) Effetto balena a pelo d’acqua. Questo può accadere quando ci si tuffa con il costume infrachiappale. Vi ricordate la medusa rosa delle Iene Bug? Le chiappe sono lì, a pelo d’acqua, (vedi foto) e trovare un emulo del capitano Achab che vi infiocini è un attimo. Okkio.

Poi, per carità, fate come volete. Il sedere è il vostro, mica il mio. Ma sappiate che anche l’occhio, oltre che il culo, vuole la sua parte.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto