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Pensieri di un papà

Santa Lucia o Babbo Natale? Milano e il dilemma

Santa Lucia o Babbo Natale
Santa Lucia o Babbo Natale

Santa Lucia o Babbo Natale ? E’ questo il dilemma in questo periodo per chi vive a Milano ma non essendo originario di Milano. Dopo Halloween il Natale arriva in un attimo. Ci sono già le luminarie piazzate sulle strade, c’è il ponte dell’Immacolata (e di Sant’Ambrogio per chi vive sotto la Madonnina) ed eccoci al 13 dicembre, giorno di Santa Lucia.

Santa Lucia a casa mia arrivava. Ed è arrivata per tanti anni, più o meno fino agli ultimi anni delle elementari. La Santa con l’asinello al seguito a cui lasciavamo una ciotola d’acqua e un po’ di pane secco portava il regalo più bello. Il “regalone”, sempre un giocattolo, che io volevo più di tutti. E poi bastava aspettare una decina di giorni o poco più per avere sotto l’albero gli altri regali (di solito ancora giochi, ma meno belli, più abbigliamento vario) che portava Babbo Natale.

Però il regalo vero, quello che volevo più di tutti, tipo il castello dei Master o altri giochi che vedevo alla pubblicità in tv, me lo portava Santa Lucia. Ero più emozionato la notte di Santa Lucia (la notte più lunga che ci sia) che la vigilia di Natale. E la mattina era un momento di emozione e intimo. Niente parenti in giro per casa, niente delirio di mia mamma per preparare il pranzo coi parenti. Solo io, i miei genitori, il regalo che volevo sul tavolo e il tempo di giocarci per pochi minuti prima di andare all’asilo o a scuola, con l’eccitazione e la voglia esagerata che quella mattina passasse il più in fretta possibile per tornare a casa e ricominciare a giocare.

Quando Santa Lucia cadeva di domenica era il massimo. Era il giorno più bello dell’anno insieme a quello del mio compleanno. Anche perché c’era tutto il mistero di questa Santa cieca, che veniva di notte, con ‘sto asinello al seguito a portarmi il mio regalo preferito. Non si vedeva in tv o in pubblicità la Lucia. Mica come il Babbo Natale che appariva in ogni dove, dalla pubblicità Coca Cola (dopo quella del “vorrei cantare insieme a voi”…) all’appuntamento fisso della vigilia con “Una poltrona per due”. Santa Lucia era più misteriosa e poetica.

Questo nella mia infanzia, ma più o meno anche in quella di Anna così come in quelle di chi vive in tante città d’Italia, da Nord a Sud. Ma non a Milano. Perché a Milano Santa Lucia non passa, almeno da tradizione. A Milano c’è Babbo Natale o Gesù Bambino. Che poi spiegami Gesù Bambino come fa così piccolo a portarti i regali pesanti… Ma vabé.

Però a me le tradizioni piacciono. E quindi come facciamo a non far passare Santa Lucia a casa nostra? Le chiedo una deviazione? Al gnappo come glielo spiego che dai suoi compagni non è passata e da noi sì? E come fa lui a spiegarlo ai suoi amici se da loro passa solo Babbo Natale?

O ‘sta Santa Lucia la blocchiamo in tangenziale oppure ce ne freghiamo e da noi passa lo stesso. E poi passa anche il Babbo il 25 e la Befana il 6 gennaio.

Ok, per quest’anno ce la possiamo cavare così, visto che sono ancora relativamente piccoli, ma per i prossimi il dilemma si riproporrà e ci vorranno risposte precise ed esaustive. Anche perché le domande del gnappo aumenteranno. E lì dovremo fare una scelta: rispettare la nostra tradizione oppure adattarci alla nuova movida nei cieli milanesi, dove nella notte tra il 12 e 13 dicembre Santa Lucia quasi non si vede.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto