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Il Bosco di Fede

Desiderare il secondo figlio, l’albero di Ile

Bosco di FedeIo sono stato fortunato. Lo riconosco. Perché il gnappo e The Second sono arrivati tra noi senza fatica. Anzi. Il gnappo fin troppo presto, anche se, col senno di poi, non avrebbe potuto scegliere momento migliore. E se non ci avesse sorpreso così come ha fatto, probabilmente non ci sarebbe nemmeno The Second.

Quindi, a dir la verità, io non so come ci si senta ad “aspettare”. Ad essere pronti per accogliere una nuova vita che però tarda ad arrivare. Sia per la prima volta che per le altre. E non so se ci sia differenza tra la prima volta e le altre volte. In teoria penserei di sì. Perché – ipotizzo – attendere per la prima volta qualcosa che ancora non si è mai provato e che si vorrebbe con tutto il cuore forse è più “logorante”. Ma sono pensieri “da maschio” che certe cose non le può capire…

In realtà ogni attesa porta con sè una carica di aspettative, di emozioni, di piccole o grandi delusioni, di “vite sospese” che non so se ha senso fare grandi distinzioni. E ad ogni modo io non ne posso parlare perché non le ho mai provate. Ho provato altre emozioni, ma l’attesa vera, quella che ti lascia un nodo in gola e ti fa tremare le mani, mai. Non per merito, non per capacità o qualità. E’ andata così, punto.

Per questo sono felice di piantare un nuovo albero nel Bosco di Fede. Piantare un albero è un inno alla vita.

Questo è l’albero di Ile, che ha 35 anni, vorrebbe “fare ambo” come dice lei, ma fatica un po’. Lo metto qui, sperando che possa attecchire in fretta e, visto che siamo in estate, dare presto buoni frutti. A lei e a tutte quelle donne (e uomini) che stanno aspettando.

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AD UN BAMBINO DESIDERATO

Si inizia ad aspettare ancora prima della cosiddetta dolce attesa, caro furbetto.

L’attesa è amara se il desiderio e l’aspettativa vanno a sbattere contro l’onda rossa che è fine e inizio di tutto.

Ti stai facendo desiderare, e in questo già mi piaci, come un birichino dici “ancora no, non è il momento,  ogni persona ha la sua storia e ogni percorso deve essere diverso, io sono io ed è tutta un’ altra storia!”.

La prima volta è stato un turbine, così veloce e immediato da lasciare a bocca aperta e senza fiato, senza il tempo di desiderare o soffrire, senza sapere cosa è l’attesa agrodolce che ogni mese tiene sospese moltissime donne in un‘ altalena di emozioni che nessuno può capire,

E’ tutto diverso, non sapevo nulla, andavo incontro alla vita con inconsapevolezza e incoscienza, ora so che può essere difficile e meraviglioso e quante sfaccettature ha il difficile è che altrettante sono le molteplici sfumature del meraviglioso, e nonostante tutto non so ancora nulla,

La gravidanza è potente, un’esperienza che ti travolge, ripiena di vita e di sogni, ti senti magica, forte, perché ha il potere di dare la vita, fragile, perché hai paura che quel delicato incontro di geni e amore possa smettere di esistere e lasciarti vuota,

Te lo ritrovi tra le braccia lo sconosciuto che credevi di conoscere perché ti rispondeva con un calcio quando tamburellavi sulla pancia, e invece non sai chi è e non capisci neanche il senso del suo pianto, adesso due persone, non più una cosa sola,

Non ero pronta, papà non era pronto, abbiamo sbagliato e sbaglieremmo ancora anche con te, anche se vorremmo fare tante cose diversamente, ma sappiamo amare e nel nostro cuore c’è ancora tanto, tanto posto,

Se stai aspettando che io sia più pronta, sappi che non si è mai pronti, un bambino arriva e sconvolge gli equilibri e tutto va ricostruito di nuovo, equilibrio a due, a tre, a quattro o forse un sereno squilibrio!

Se mi stai chiedendo perché mi vuoi? Ti rispondo che se hai provato una volta quel tipo di amore, pensare di non poterlo riprovare mai più ti ferisce, e anche se ringrazi Dio perché sai che purtroppo ci sono donne che non lo proveranno mai, non riesci a smettere di desiderarlo ugualmente, di immaginare due bambini che giocano complici, litigano, condividono, di volere provare l’emozione di incontrare ancora una volta e per la prima volta uno sguardo che hai desiderato di vedere per nove mesi o forse per molto di più… Il secondo figlio è ancora una volta la prima volta!

Tutto questo mi sto perdendo, tutto questo ti stai perdendo, non aspettare troppo.

ile

Di Fede

Blog di un papà imperfetto