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Noi quattro

Post vacanze 2016

Monaco e PanachéToc toc… C’è nessuno? Boh, io provo a rientrare eh… Con passo felpato, ma felice di tornare a casa dopo averla lasciata per tanto tempo. Provando magari a chiamare e invitare qualcuno, vedere chi c’è e chi non c’è. Chi è tornato in città, chi magari non se n’è mai andato. Vedere chi invece è ancora in vacanza, beato lui…

Era dai tempi del viaggio di nozze che non facevo tre settimane di ferie. Tornare al computer rischiando di dimenticare le password (che se non ci fosse Google Chrome a ricordarmele avrei passato mezza giornata solo a fare il recupero).

gnappo e the second vacanze 2016 (10)Quest’anno ho staccato per un bel po’. E ci voleva. Per due settimane sono stato full time coi gnappi e Anna. E ci voleva. Anche se l’80% dei gnappi se li smazza sempre Anna e io anche in vacanza tendo sempre a farmi un po’ i fatti miei. Diciamo pure che sono un disorganizzato cronico e faccio fatica a “fare cose” come dovrebbe fare un bravo papà.

Tipo organizzare gite, escursioni, mettersi a fare gare di castelli di sabbia, di biglie, di caccia alle conchiglie.

Mavalà.

La mia giornata tipo in vacanza è stata: sveglia, colazione, cazzeggio e ritardo cronico per uscire di casa con conseguente incazzatura di Anna. Vegetare da qualche parte (spiaggia, prato in montagna ecc). Cazzeggiare un po’ sul telefono. Guardare un po’ i gnappi. Pranzare. Pisolare ad libitum. Riuscire di casa. Cenare. Ri-uscire per passeggiata serale.

Un pensionato ha più energia di me in vacanza. Sicuro.

  • Castelli di sabbia fatti al mare: 1
  • Pisoli tra mare e montagna in 15 giorni: 14
  • Chili presi: 1,5 (a spanne eh, mica mi vado a pesare, non ho le paranoie che hanno di solito le donne)
  • Incazzature di Anna per la mia amebità: poche tutto sommato, poteva andare peggio, non abbiamo quasi mai litigato
  • Chilometri percorsi in macchina: 2.000
  • Foto fatte in spiaggia: 0 (telefono lasciato in camera per paura che cadesse nella sabbia)

Ad ogni modo ce la siamo fatta passare. Anzi, è passata fin troppo in fretta.

gnappo e the second vacanze 2016 (9)

Adesso c’è la mia terza vacanza. La prima coi gnappi e Anna dai suoceri. La seconda coi gnappi al mare e in montagna. Questa coi gnappi e Anna ancora dai suoceri. Senza contare poi i quattro giorni senza gnappi che ci siamo concessi noi due in Francia. Un po’ come ai vecchi tempi quando eravamo fidanzati. E’ stato bello. Ci siamo baciati un sacco di volte.

papà imbranati-2000Adesso sono ancora in mood vacanza, quindi per i racconti fiume tipo “guardiamo insieme le diapositive delle mie ferie” non sono ancora pronto.

Ma ho un pensiero che mi sono tenuto dietro. Le vacanze con i figli piccoli che ti seguono ovunque passeranno prima di quanto mi immagino. E vedere il gnappo e The Second che si divertono ancora con poco (la sabbia, i bagni al mare, gli scivoli, due salti sulle reti elastiche, un giro sulle macchinine) passerà presto.

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Il gnappo a 4 anni e mezzo vorrebbe già andare da solo e avere più indipendenza. A cena in albergo voleva andare da solo nella hall sul divano mentre noi eravamo ancora seduti a tavola. Si sente grande lui. Lo è già per certe cose.

Quindi sono gli ultimi anni in cui i nani sono gestibili e possono stare con noi senza fare troppe storie, senza avere la testa nello smartphone e senza andare a caccia di Pokemon Go (ho visto scene di rimbambiti in giro per strada che voi umani…). Il gnappo vuole già andare in giro da solo e stare coi suoi amici del mare e della montagna.

Compensa The Second  però. Che non avendo più una maestra da stalkerizzare fa il bambino-cozza con sua madre. E quando viene lasciato dai nonni per 4 giorni senza mamma poi gliele fa pagare tutte, con gli interessi. Perché The Second è un bambino-stalker. Con un rapporto simbiotico e al limite del morboso con la mamma. Lo hanno fatto uscire a forza con il cesareo infatti. Mica voleva uscire lui.

piccolo pugile

The Second va preso con filosofia. Menomale che è il secondo, perché se fosse stato il primo ci avrebbe mandato entrambi in analisi. In compenso è bellissimo e cicciosissimo e compensa con la sua bellezza la sua balossaggine. Ma dà del bel filo da torcere, altroché. mette sotto anche suo fratello quando vuole.gnappo e the second vacanze 2016 (11)

Io comunque ho ancora il cervello in vacanza. E se penso alle paranoie che mi facevo 4 anni fa quando andavo in vacanza perché il blog non sarebbe stato aggiornato con costanza sorrido. Dopo i primi momenti di esaltazione, di entusiasmo, di due post o tre scritti a settimana, poco alla volta sto scrivendo sempre meno. E mi dispiace.

Chissà, forse anche come papà sto mollando un po’ il colpo. Dovrei essere più presente. Fare più castelli di sabbia. Divertirmi di più coi gnappi. Che prima o poi se ne andranno in vacanza da soli (o in colonia se non faranno i bravi, come mi dicevano i miei da piccolo con la minaccia del “guarda che ti mando in colonia se non fai il bravo!”). Oppure farmi venire meno sensi di colpa muovendo di più il culo. Boh.

Comunque in vacanza è andata bene eh. Anche quest’anno la vacanza ce la siamo levata dalle… Le vacanze sono sempre un momento critico, sia per le coppie di fidanzati che per le famiglie. Lì, stando a contatto tutto il giorno vengono fuori le magagne. Si capiscono un sacco di cose. E noi, anche per quest’anno l’abbiamo sfangata. dignitosamente direi.

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Mi sento solo in colpa perché non sono uno di quei “papà che fanno cose”. Che organizzano. Oh, io sto in vacanza, che cacchio devo fare? Tra un pisolo e l’altro mi passa pure così.

E poi al mare faccio fatica proprio. Tutta quella sabbia sui piedi da pulire. I materassini da gonfiare. Quella crema da spalmare e rispalmare perché anche se c’è scritto water-resistant col cacchio che resiste dopo il bagno. Il fastidio della crema sulle mani e soprattutto della sabbia che ti si incolla alla crema sulle mani.

Ma poi arriva la montagna e tutto passa. Sabbia non ce n’è, al massimo qualche tafano, ma anche un sacco di spiedini e polenta da mangiare. Bisogna solo tenere duro. Che il back to school arriva in un attimo. E lì viene il bello. E tra poco si balla ancora.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto