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Maschi vs femmine

Uomo + Donna = ?

adamo-ed-evaTornando sull’ultimo argomento (oh, poi basta eh, perché poi diventa uno smaronamento…) dopo aver scritto il post, mi è arrivata qualche mail (tipo un paio).

In una ci sono alcune riflessioni sulla differenza uomo-donna che mi sento di condividere qui (previo consenso dell’autrice ovviamente, che se uno mi scrive una mail privata io mica la pubblico così, senza dire niente, che scherziamo?).

Mi taccio e lascio parlare Eli, che è stata molto gentile a scrivermi questo papiro, che ho letto con molto interesse.

Il testo è suo, il grassetto – e un minimo di punteggiatura 😉 – è mio.

***

Ciao Federico,

   ciò che mi ha spinto a scriverti è stato l’ultimo post, Come formiche, che mi ha fatto pensare ad alcune cose.

Nell’ultima parte si percepisce quasi un piccolo tuo rimproverarti per non aver il tempo o forse la voglia di parlare alla persona che hai a fianco.

La nostra società ci fa sentire in colpa se non risolviamo le cose parlandone: “Dobbiamo parlare, dobbiamo confrontarci,discutiamone ecc…”.

Ma siamo sicuri che sia la strada giusta?

Non sono un’esperta di niente, anzi, ma mi piace osservare: la società tutta è formata sostanzialmente da due tipi di persone, donne e uomini.

Siamo diversi, non c’è dubbio e quindi abbiamo anche bisogni diversi.

Le frasi che ho riportato sopra le senti dire perlopiù da donne (nei confronti degli uomini) e questo secondo me non è un caso.

Noi siamo quelle più portate alla chiacchiera, al pettegolezzo, alla discussione, tutte attività che hanno che fare con la parola.

Voi uomini siete più portati al confronto attivo, alla “lotta” e basta osservare i bimbi piccoli sia maschi che femmine per renderci conto di quanto i due linguaggi siano diversi (Gnappo e The Second non fanno eccezioni. ;))

E quando uomo + donna?

Credo che imporre e autoimporsi un linguaggio che non ci appartiene sia solo inutile anche perché a ben pensarci il nucleo unico maschio e femmina è un’invenzione recentissima (meno di 80 anni) mentre i nostri linguaggi di cui parlavo prima sono il software che abbiamo installato da che esistiamo come specie.

Quindi, ti starai chiedendo, che si fa?

La risposta non ce l’ho, ma penso che già rendersi conto delle nostre peculiarità e dei nostri strumenti che ci sono propri senza andare a prendere quelli degli altri che tanto non sapremmo usarli sia un passo avanti.

Sarebbe il momento che noi donne non pretendessimo di obbligare i nostri compagni, mariti, fidanzati a “volerne discutere” per forza e a usare certi mezzucci (ogni tanto qualche “illuminata” se ne esce con quella idiozia dello sciopero del sesso) e che invece imparassimo a cercarci e crearci quella rete di amicizie femminili che tanto ci serve per ricaricarci.

Penso che siamo come batterie solo con due diverse alimentazioni: noi con le parole del gruppo (femminile), voi con le azioni del gruppo (maschile).

E no, il nostro parlare parlare parlare non vi carica e non produce alcunché mentre il vostro “andare a calcetto” non è un modo per non voler vedere i problemi, ma serve a voi come ricarica.

Pensando all’unico linguaggio comune che abbiamo credo sia il sesso, questo poveretto.

Ad esempio, in uno dei post in cui descrivi i tuoi sogni-bisogni durante la gravidanza di Anna, sogni popolati da belle e provocanti fanciulle, mi ha colpito qualche commento di qualcunA che in qualche modo ti colpevolizzava perché le tue brame da ometto non erano rivolte alla tua compagna che stava portando in grembo il sangue del tuo sangue e bla bla bla.

Sto facendo un discorso prettamente biologico e “naturale”, per cui la morale e le convenzioni sociali ora non ci interessano.

Detto questo, come si fa a dire a un uomo che solo per il fatto di SOGNARE belle ragazze mentre sua moglie è incinta, è un porco (e solo per racchiudere tutte le belle parole che sono state dette)!?

Semplicemente sei un uomo normale e per fortuna tua e di TUA MOGLIE hai ancora un corpo che funziona e che produce testosterone.

(Che poi facciamo presto a stufarci degli uomini “rammolliti”).

Che poi io sia esente da queste logiche nemmeno per sogno, è che spero solo di poter prepararmi un bagaglio di conoscenze che non sarà mai sufficiente, ma almeno necessario per quando sarà se sarà

Eli

P.S. Ce ne sarebbero da dire di cose sull’argomento e anche sui cosiddetti tradimenti ma la mail sarebbe risultata troppo lunga 😉

***

P.P.S. (mio). Io adoro chi NON ha il dono della sintesi.

P.P.P.S. (sempre mio). Quando qualcuno scrive un commento qua sotto o mi manda una mail, a me fa un sacco piacere. Sono contento di aver aperto questo blog, quasi cinque anni fa. Grazie.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto