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Noi quattro

Voglio la mamma (ma non il papà)

The Second vs Triceratopo
The Second vs Triceratopo

The Second è un tipetto tosto. Saranno i suoi terrible two (preceduti dai terrible zero e terrible one…), ma quello non molla un cazzo. Dalla mattina alla sera ha uno sguardo bello sveglio, di uno che è operativo fin da appena sveglio e che non ne vuole sapere di addormentarsi la sera.

Lo sguardo di uno che sa quel che vuole. E c’è una “cosa” che vuole su tutte: la mamma.

“A mamma voio!”, è il leitmotif di tutte le nostre giornate. Perché lui mica ha ancora capito che lui e la mamma sono due entità distinte. Due persone diverse. Che la mamma è un’altra cosa rispetto a lui e che magari ha anche sue esigenze.

the second cascoNo, lui considera la mamma ancora parte di sè, una monade, perché pensa che quel cordone ombelicale probabilmente l’abbiano tagliato per sbaglio quando è nato. E me ne accorgo quando per farlo arrabbiare accarezzo la mamma e lui mi toglie la mano perché gli dà fastidio essere toccato. Tocco sua mamma, ma è come se toccassi lui.

Lui vuole sempre stare in braccio. Deve stare in braccio. In braccio a chi? Alla “navicella madre” (cit.) che, visto quanto pesa, tra un po’ inizierà a soffrire anche di sciatica.

“Baccio mamma!!”, ordina quando vuole farsi prendere su.

E questo accade n-volte durante la giornata e a volte anche di notte.

Non c’è verso, lui vuole la mamma. E la vuole tutta per lui visto che è anche geloso di me e del gnappo.

The Second è fatto così: possessivo fino all’inverosimile. Le donne sono roba sua. La mamma è roba sua e anche la sua fidanzatina dell’asilo è roba sua. Lui è un potenziale stalker e ci sarà da ridere quando diventerà grande se non cambia un po’ il carattere.

Lui all’asilo non gioca coi maschi. Lui gioca con le femmine. Perché lui è il maschio dominante. Vuole l’harem. E loro, le femmine, tra l’altro, in un assurdo gioco delle parti, lo assecondano pure! Perché alle donne (anche piccole) piace l’uomo deciso. Quello che non deve chiedere mai e che le faccia sentire sue.

Come me e il gnappo proprio… Che per certe cose non sappiamo neanche da che parte siamo girati. E speriamo che anche il gnappo trovi in futuro una santa donna come Anna che se lo prenda e lo tolga alle grinfie di possibili psicopatiche che gli potrebbero spezzare il cuore. Perché lui e The Second sono sì fratelli, ma di due paste completamente diverse.

The Second è un bel balosso. Lui che ha quel faccino da furbo che ti prende in giro e ride pure per le balossate che dice e che fa. Lui che mi chiama: “papà…” e quando mi giro mi dice: “cacca molle!”. E ride!

Lui che quando sta male (per stare male vuol dire un po’ di mal di pancia, un minimo raffreddore, al massimo mezza linea di febbre), diventa impossibile. Allora può vivere solo in braccio (alla mamma) e il papà deve stargli lontano un miglio. Lui che fa scenate isteriche se è il papà a metterlo a letto quando ha le balle girate. Lui che ti fa vedere i sorci verdi quando non è in forma al 100%.

Le scorse settimane sclero totale perché aveva mal di pancia e tutta notte era un alternarsi di “Cacca…”, “baccio…” (che vuol dire sia abbraccio che in braccio).

Poi, quando la misura è colma e lo sclero è dietro l’angolo devo trasformarmi in un monaco zen, respirare profondamente, e per addormentarlo, parlargli con calma mentre lui urla e strepita perché: “Voio ‘a mamma!”.

Poi dopo un’ora buona di sclero cede, dorme, e la sera dopo si addormenta col papà quasi come se niente fosse.the second piedini

Lui che vede il papà ancora come un rivale. Lui che se ne sbatte altamente se gli abbiamo tolto il pannolino e adesso se la fa addosso (pipì e cacca eh…) senza farsi il minimo problema. “Non ho su il pannolino? E chemmefrega, io la faccio comunque senza dirvi niente, problemi vostri!”.

Lui che quando è sul fasciatoio ti allunga i piedi perché li annusi e ti dice ridendo: “Pussa!”. Lui che probabilmente non supererà mai il complesso di Edipo e che il papà proprio non lo vuole, se non per giocare e farlo ridere.

Lui che vuole comandare e che dà ordini al fratello (“Mangia!!”).

Uno tosto, che ci dà del gran filo da torcere e, come gli diciamo sempre scherzando: “Ti salvi solo perché sei bello!”. Perché è bello. E lo sa. E per questo se ne approfitta. Balosso.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto