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Tagliamoci le vene

San Valentino è ancora la nostra festa?

Ciclo dell'Hype amore a san valentino
Ciclo dell’Hype amore, by VdP

Ieri era San Valentino. Che, per la cronaca, sarebbe la festa degli innamorati, e non solo la festa dei fidanzati.

La domanda sorge spontanea (e me la sono fatta ieri sera, in scooter, mentre andavo di corsa a un aperitivo per festeggiare il compleanno di una cara amica).

San Valentino è ancora la nostra festa?

La mia giornata di San Valentino è andata così.

Anna si alza presto, prima di me, ed esce di casa prima che i gnappi si sveglino per andare al lavoro.

Per me sveglia alle 7.30. Invece di posticiparla la spengo per errore. Mi rialzo di soprassalto (tipo Neo quando entra in Matrix e rinasce nel bacarozzo) mezz’ora dopo grazie al gnappo che entra in camera da letto (e menomale, se no rischiavo di non riuscire a portarli in tempo all’asilo).

Vado al lavoro.

Alle 9.35 arriva un WhatsApp di Anna.

Lei: “Ciauz. Questa sera vai all’aperitivo giusto? Ieri sera mi sono dimenticata di caricare il telefono. Spero che regga tutto il giorno…”.

Io: “Ciao, sì vado. Comprati un caricabatterie da mettere in borsa o anche solo un cavetto da attaccare al Mac, mannaggia”. “Buon San Valentino”. “Stasera tu devi lavorare? Non ce la fai a venire all’aperitivo?”.

Lei: “Buon San Valentino”. [Emoji cuore] “Che festeggiamenti eh…”.

Seguono messaggi organizzativi su spesa da fare e il fatto che Anna non ce l’avrebbe fatta a venire.

Poi passa la giornata, arrivano le 19.30 in un batter d’occhio con ancora 8mila cose da fare e l’aperitivo che iniziava alle 19.30 dall’altra parte della città. Tiro fino alle 8 di sera per fare cose che avevo messo come promemoria del telefono da giorni e che andavano smaltite.

Mi fiondo in scooter, nel freddo che non ha ancora capito che siamo a metà febbraio e dovrebbe mollare un po’.

E inizio a pensare.

Ma San Valentino è ancora la nostra festa?

E in un viaggio di 20 minuti, tra semafori gialli bruciati e slalom tra le macchine in coda, ho cercato di ricordarmi tante cose che io e Anna facevamo da fidanzati, quando il San Valentino ancora lo festeggiavamo.

Io che, allora, andavo alla ricerca di posti carini dove portarla a cena, che leggevo Vivimilano per trovare spettacoli a teatro, film al cinema, mostre da non perdere. Io e lei che ci trovavamo in Porta Genova e poi in scooter per un aperitivo durante la settimana. Oppure una pizza al trancio da portare a casa o una cena da me buttata in piedi al volo. O le domeniche a baciarci sul divano.

Sarà che la festa della mia amica era nella zona dove abitavo da single (e quindi c’è stato l’effetto nostalgia), ma in quei minuti ho ripercorso un po’ del nostro fidanzamento, da un ristorante che ci piaceva, alla farmacia dove eravamo andati di corsa, quella sera.

E la domanda era sempre quella: San Valentino è ancora la nostra festa?

E sapevo, che questa, era solo una domanda finta.

Perché la domanda vera è questa. Ma io e Anna siamo ancora “innamorati”? E ancora (giusto per farsi un po’ del male). Ma io sono ancora innamorato di Anna?

BUM

Inutile prenderci in giro. Se per “innamorato” e “innamorati” intendiamo le cose che facevano allora, di come ci sentivamo allora, la risposta è no.

Bisogna essere onesti con se stessi. E anche capire che la festa degli innamorati è qualcosa che dovrebbero festeggiare gli innamorati. E chi non si è mai innamorato almeno una volta nella vita? Lo sai come ti senti quando sei innamorato dai…

Quando sei innamorato non vedi l’ora di vedere l’altra persona. Quando la vedi il mondo cambia. Non vedi l’ora di passare del tempo con lei. Quando ti saluti non vedi l’ora di rivederla e quando siete lontani pensi solo a lei.

Quando sei innamorato i tuoi pensieri sono sempre per lei, al di là delle farfalle nello stomaco. E ti fai in quattro per passare del tempo di qualità con l’altra persona, facendo cose fighe, andando alla scoperta di lei, di te e di voi due insieme.

Da quando eravamo innamorati sono passati 11 anni. E San Valentino ieri non l’abbiamo festeggiato. Anche perché dopo essere andato all’apertivo per il compleanno sono andato a fare la spesa in uno dei supermercati aperti 24h per la colazione del giorno dopo (i Pangoccioli erano finiti), sono tornato e Anna lavorava ancora in sala. Io sono andato a letto a leggere, l’ho aspettata sveglio. Ma all’una avevamo entrambi solo la forza di dirci la buonanotte.

In questi 11 anni di cose insieme ne abbiamo fatte. Matrimonio, due gnappi, traslochi vari. Aprire un mutuo. E io spero di farne ancora tante di cose insieme.

Mi sono anche fatto un’altra domanda in scooter.

Ma io vorrei stare sempre con Anna, fino alla fine dei miei giorni? E la risposta, sincera, è stata sì.

Ma alla domanda di prima, mi spiace, la risposta è no. Perché non credo di essere più innamorato. Se per innamorato intendiamo le cose scritte sopra. Se penso a quello è inutile negare che non siamo più innamorati come una volta.

Ci vogliamo bene? Sì

Ci sopportiamo? Ancora sì 😉

Ci amiamo? Ma sì dai, anche se non so bene cosa voglia dire amare e cosa sia l’amore. Quindi direi di sì, se per amare intendiamo donare la propria vita all’altro, giocare in squadra. In una parola esserci. Ma non sono sicuro che amare voglia dire questo, ecco perché la risposta è sub judice.

Siamo innamorati? No. E credo di sapere cosa voglia dire essere innamorati. Per questo motivo San Valentino non è più la nostra festa e non avrebbe un gran senso festeggiarla. Anche se – per com’è andata ieri quando praticamente ci siamo visti per 5 minuti al giorno – peggio non poteva andare. Ma possiamo sempre migliorare.

Ci si può amare senza essere innamorati? Credo di sì. Anche perché coi gnappi l’amore si diffonde e la sorgente di quell’amore è lei. Non so se valga la proprietà transitiva (forse no o boh, chissà…), ma ci siamo capiti. Quindi sì, ci amiamo ancora, pur non essendo più “innamorati”.

Nostalgia? In alcuni momenti sì. Tipo ieri, quando andavo in scooter all’aperitivo senza Anna.

Rimpianti? No, perché credo sia il normale scorrere delle cose. L’amore cambia, si trasforma, ma resta. “L’amore è eterno finché dura”.

L’innamoramento è il picco dell’Hype Cycle di Gartner, ma poi ci si assesta. E di sicuro l’amore cambierà ancora e spero di vedere come cambierà tra 10, 20, 30, 40 anni.

San Valentino non è più la mia festa, ma ce ne sono altre che si possono festeggiare.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto