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Noi quattro

Le mamme non si possono ammalare

parlamentoIl parlamento dovrebbe varare una nuova legge: abolire il diritto delle mamme ad ammalarsi. Le mamme non si possano ammalare, hanno il dovere di stare sempre bene.

Lo dico perché Anna si è presa l’influenza con febbre alta. Il gnappo pure. The Second ha la tosse. E io anche. Ma noi due almeno senza febbre. Panico totale.

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Sesso, questo dimenticato

Quell’irrefrenabile voglia di parchetto

Sandali-alla-schiavaQuando vado al parco vedo diversi papà con i loro figli. Che bravi, mi dico, anche loro qui. Ma perché noi papà andiamo al parchetto? Forse perché vogliamo lasciare tranquilla un po’ la mamma. O magari perché abbiamo voglia di spingere l’altalena e mettere sugli scivoli i loro pargoli. Seee, vabé, e due più due fa cinque. No, il motivo è un altro: al parco c’è gnocca. Soprattutto adesso che è estate ed è via libera per gambe e braccia scoperte, decolleté in vista, sandali, gonne e minigonne, magari con quell’effetto vedononvedo, che è meglio che non vedo, perché se vedo…

Una volta noi papà andavamo in discoteca o nei discopub anni ’90. Oppure il sabato pomeriggio in centro. Adesso, a noi uomini con prole in cerca di belvedere è rimasto solo il parchetto. Per carità, non è che in ogni parchetto per forza ci sia sempre un defilé di stragnocche. Spesso la popolazione over 60 supera quella under 40, anche nelle zone per i bimbi. Ma mediamente qualche mamma, o baby titter sitter piacevole c’è sempre. Così, quando i papà sguinzagliano i nanetti tra altalene, scivoli, giostre e castelli di legno, si può facilmente unire l’utile al dilettevole e rifarsi un po’ gli occhi. Mica c’è niente di male, il piacere rimane estetico. O estatico. Dipende. Honi soit qui mal y pense.

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Pensieri di un papà

Il ciclo fantozziano

nuvola fantozziE’ partito il countdown per il matrimonio dell’anno. Quello in Puglia del mio ex coinquilino. Ancora non sono entrato bene nel mood, ma non vedo l’ora arrivi la fine di maggio visto che dopo il matrimonio attaccheremo quei quattro giorni per tornare a fare i fidanzatini in vacanza, appaltando il gnappo ai nonni. Ho proprio voglia di mettere piede in terra salentina per questa zingarata. Io, Anna, i miei ex coinquilini e le loro fidanzate riuniti in una villa davanti al mare, per giunta a scrocco visto che è gentilmente concessa dallo sposo.

Dopo il matrimonio gli altri torneranno a casa e la villa sarà tutta per noi due. Mare, giri per le città, cene, aperitivi sulla spiaggia e dopocena… bè, magari provare a mettere fine alla prolungata astinenza che viene interrotta più o meno come quando vinco al Superenalotto.

Ma c’è un intoppo. Il classico intoppo che capita a tante donne, proprio quando vanno al mare. O in vacanza. O ai matrimoni. O quell’evento importante in cui essere belle e soprattutto in forma è fondamentale. E allora tu già pensi a quel momento con entusiasmo, impazienza. Poi fai due conti. Come 2+2. E pensi che con tutti i giorni del mese, proprio in quelli ti devono venire.

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Maschi vs femmine

Le iene

le ieneDa papà ho il dovere di mettere in guardia mio figlio dal genere femminile. Che anche lui sta iniziando pian piano a conoscere. Come l’altro giorno, quando l’ho portato al nido. Appena entrati si sono avvicinate all’ingresso quattro piccole pettegoline duenni.

Lui le guardava dal passeggino, quasi intimorito da cotanto cromosoma XX e si è ammutolito. “Fai ciao con la manina!”, gli ho detto io prendendogli la manica del piumino. Dopo due secondi, mentre loro lo guardavano con il musino affacciato al cancelletto e quell’istinto innato da mini-mammine, lui ha sganciato un mini-rutto. Bravo tato, cominci a imparare. Le donne si trattano così.

Ieri invece ci siamo trovati a un pranzo dove c’erano altre bambine. (Chissà poi perché al mondo ci sono più femmine che maschi… La natura incentiva la poligamia per la conservazione della specie? Mmm…). Queste erano più grandine, dai 4 ai 6 anni.

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Maschi vs femmine

Donne e forum, un po’ di considerazione per i maschi please!

I problemi tra uomo e donna sono spesso causati dall’incomprensione reciproca. A volte maschi e femmine viaggiano su binari paralleli. C’è però un modo per capire meglio l’universo femminile. E’ semplice e lo consiglierei a tutti i colleghi maschi: amici, leggete i forum di donne su internet. Vi si aprirà un mondo.

A volte seri e impegnativi, altre assurdi e melensi, leggendo i vari commenti lasciati dalle donne 2.0 nelle varie discussioni ci si può fare un’idea generale di come funziona il complicato macrocosmo del cromosoma XX.

Ho notato che le donne su internet sono una potenza. Si consigliano, si confortano, si incoraggiano a vicenda, si scambiano complimenti e soprattutto scrivono tanto e di tutto.

Dalla stitichezza al sesso anale, dalla contraccezione alla gravidanza, passando per la masturbazione e i problemi di coppia. Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta per capire come la pensano le donne (non tutte certo, ma comunque un campione significativo).

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Pensieri di un papà

Bamboccioni & co., ovvero le storie degli eterni indecisi

C’è una categoria di uomini alla quale non vorrei mai appartenere. Quella degli eterni indecisi. Il problema, sia chiaro, riguarda anche le donne: quelle che o si adeguano agli eterni indecisi per paura di non riuscire a restare sole, o semplicemente perché anche loro sono eterne indecise.

31 anni lui, 29 anni lei. Sono insieme da 13 anni. Vivono nella stessa città e sono entrambi ancora in casa con i genitori anche se tutti e due hanno un lavoro semi-stabile e i prezzi degli affitti in una città di provincia non sono proibitivi come in una grande città.

Si vedono tutti i giorni e si sentono al telefono più volte al giorno. Così da 13 anni, tra alti e bassi. Sabato sono andato a cena a casa dei genitori di lei (che ovviamente erano fuori). Ancora mi chiedo come facciano ad andare avanti così. Lui dorme da lei quando i suoi non ci sono. Lei non ha quasi mai dormito da lui. Dopo crisi varie non sono mai riusciti a lasciarsi ed ora tirano avanti così. Credo non trombino neanche più. Semplicemente non riescono a lasciarsi, sono ormai “dipendenti” uno dall’altro.

Ma questo è niente. Per questi altri miei due amici la realtà davvero supera la fantasia. Se avessero fatto un film su di loro gli spettatori lo avrebbero etichettato come “non credibile”…

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Pensieri di un papà

Anna in gravidanza: tra vampate, pianti e il peso del lavoro

foto pancia gravidanza al settimo mesePubblico per la prima volta una foto della pancia che ho fatto l’altro giorno, cogliendo l’occasione per parlare un po’ di Anna. Oggi per la prima volta l’ho vista un po’ stufa, anche se nel complesso ha passato 8 mesi ottimi, con poche nausee (solo all’inizio), pochissimi vomitini furenti (finora soltanto tre o quattro volte) e grandi dormite notturne.

Ora è arrivato il rush finale. Oggi le sono venute le vampate, più o meno una ogni mezz’ora. Stamattina, al posto del solito sorriso, aveva un po’ le balle girate. Un po’ per i calci che il gnappo continua a tirare (insomma, anche lui deve fare il suo mestiere, ma capisco che non sia troppo piacevoli sentire continue botte dall’interno), poi per queste continue vampate legate anche a sbalzi ormonali. Allora esistono veramente!! Ah, mi ha detto anche che prima di cena le è anche venuto il piagnino. Io ovviamente ero altrove, ma le ho mandato una mail di conforto.

Come se non bastasse è super impegnata con il lavoro. E lo sarà fino al termine.

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Da 0 a 9 mesi

La gravidanza e il corpo femminile

Il corpo femminile è e rimarrà sempre un mistero per gli uomini. Oltre ad essere stupendo e complicatissimo, ha una capacità di adattamento all’ambiente e di trasformazione che neanche il T-1000 di Terminator 2 possiede.

Primi giorni dopo aver messo la “pagnotta nel forno”: la vita diventa più spessa, le tette si ingigantiscono. (Se volete leggere i tanti post sul tema avete solo l’imbarazzo della scelta… uno, due, tre).

La pelle della pancia si tira come una sfoglia man mano che il pupo cresce. All’inizio il tutto è nella norma, poi il cocomero diventa veramente una protesi voluminosa e pesante. All’ottavo mese (34esima settimana circa) è un pallone aerostatico che sembra quasi posticcio. Ti vien voglia di dire: “Dai, togli quel cuscino da sotto la pelle!”. Invece là dentro c’è un nano scalciante.