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Pensieri di un papà

La giornata della felicità

Oggi è la giornata della Felicità. #sapevatelo. L’ha istituita l’Onu nel 2012. Mica pizza e fichi. E cade il giorno dopo la Festa del Papà (almeno in Italia visto che nel mondo ognuno la celebra quando gli pare) e prima del primo giorno di primavera.

Ieri ho chiamato mio padre per fargli gli auguri. Mi ha detto che lui adesso festeggia la Festa dei nonni. Ma era contento lo stesso della mia chiamata. E’ una ruota che gira.

Prima che torni la pioggia ci stiamo godendo queste giornate di sole e caldo. Domenica siamo stati fuori quasi tutto il giorno. Prima a un pranzo con degli amici dove il gnappo ha giocato come un matto con altri bambini. Poi in bici a parco Sempione dove abbiamo trovato altre due mie amiche  dell’università che hanno figliato. La giornata era quasi estiva. Metteva voglia di vacanze. Ma già avere una giornata libera, dalla mattina alla sera, è comunque un bel regalo.

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Pensieri di un papà

Che bella giornata! Buona festa del papà

festa del papà 2013Buona festa del papà a tutti! Oh là, finalmente una giornata tutta per noi. Dalle mie parti è anche una bellissima giornata di sole dopo la neve e la pioggia quindi mi sono svegliato di buonumore. Ho finalmente dormito un sacco, recuperando abbondantemente gli arretati. Cosa volere di più dalla vita? No il Lucano non mi piace, non sono uno da superalcolici. Al massimo un limoncello.

Questa festa del papà la passo in totale libertà. Perché Anna e il gnappo sono andati a casa dei nonni per qualche giorno. La nonna reclamava la loro presenza visto che li vede poco e così mi hanno lasciato campo libero. Triste? Ma no, è giusto così. Alla fine io il gnappo ce l’ho sempre e una settimana di assenza non è certo la fine del mondo. Ne approfitto per godermi un po’ la casa (niente pulizie, lavo i piatti e rifaccio il letto quando voglio), leggere, studiare, riposare.

Il pupo dai nonni è super coccolato (sarà difficile riabituarlo come sempre al suo ritorno) e mio suocero lo sta allenando ogni giorno per farlo camminare da solo. Ce la può fare visto che già tre o quattro passi di seguito, prima di lanciarsi in avanti, riesce a farli. E poi giocherà ad inseguire i gatti dei miei suoceri. Però appena riesce ad accarezzarli ride come un matto.

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Io lei e l'altro

Il mio senso di colpa in una giornata come tante

E’ difficile che mi venga il senso di colpa. Ieri mi è venuto (e probabilmente mi verrà ancora) perché ho lasciato Anna tutto il giorno con il gnappo in casa da sola. E’ un periodo per me abbastanza incasinato, tra lavoro, studio e impegni vari: più che altro public relations futili che cerco di dosare, ma che inevitabilmente almeno una volta alla settimana saltano fuori.

Ieri sono uscito di casa prestissimo, sono tornato a casa un’oretta a pranzo (di cui 20 minuti di pisolino) sono ri-uscito nel primo pomeriggio e sono tornato a casa per le 8. In un giorno ho inserito lavoro, università, spesa (latte, pane e cerette baffi per A.).

Perché mi sento in colpa? Perché a casa non ci sono mai e la totale full immersion di Anna con il pupo immagino non sia una passeggiata. Soprattutto quando lui si mette a piangere per due ore consecutive. Alle 19.12 mi è arrivato questo messaggio:

“Non venire a casa troppo tardi che non ne posso più! Sono 2 ore che piange, spero che svenga in fretta”!”.