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Pensieri di un papà

Tre anni

rsz_gnappo_manoCaro gnappo,

    oggi compi tre anni. Stamattina quando ti ho svegliato per andare all’asilo avevi come sempre le balle girate. Ti ho cantato “tanti auguri” e poi ti ho portato sul divano per la fase di decompressione a base di abbracci. Le tue prime parole sono state una serie di no, anche piuttosto incazzosi. Un po’ ti capisco. Anche a me non piace svegliarmi la mattina. Siamo dei tiratardi.

Tre anni non sono pochi. Stai già invecchiando caro mio. Sotto al nasino, in controluce, vedo già i tuoi primi baffetti e un po’ mi fanno ridere. Ma sei bello lo stesso, anche se non sei più il nano cicciottoso di qualche anno fa. Adesso hai le manone e i piedoni e sei un bambino vero (un po’ come Pinocchio trasformato dalla Fata Turchina).

Praticamente sembri uno Hobbit. Ma sei bello, molto bello. E quelle fossette sulle guanciotte ancora da bimbo spero restino a decorare il tuo viso e renderlo ancora più simpatico di quanto non sia già.

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Tagliamoci le vene

Fenomenologia del divorzio, la lettera al de-genero

divorzio dustin hoffman kramerQuando ero in vacanza quest’estate, ho letto per caso la lettera di Annamaria Bernardini de Pace al genero, dal titolo “Caro genero degenerato, vai e non tornare“. Ora, come e perché l’avvocato divorzista più famosa d’Italia abbia avuto due generi kamikaze (uno è Raoul Bova di cui avevo già parlato qui, l’altro è il destinatario di questa lettera) rimane un mistero.

Tu, uomo testosteronico del terzo millennio, sai che vai a sposare la figlia di una che potenzialmente è in grado di levarti pure le mutande in caso di divorzio e che fai? Non solo metti le corna a tua moglie, ma ti metti contro una delle suocere che nessun genero al mondo vorrebbe mai vedere in tribunale. Bhè, non è proprio quella che si dice una volpata, ma per carità, il mondo è bello perché è vario. E poi oh, alla fine è una suocera come tutte le altre, anche se è capace non solo di vincere la causa in caso la separazione non fosse consensuale, ma anche di sputtanarti bellamente sui giornali.

Ed è appunto quello che l’avv. Bernardini de Pace ha fatto agli inizi di agosto chiamando in causa il genero adultero. La sua lettera dice già tutto. Aggiungo solo qualche nota a margine. Giusto per dare il mio punto di vista (assolutamente non richiesto) su un tema che chi legge questo blog sa che mi sta molto a cuore (giusto perché anch’io, da maschio testosteronico e viste le statistiche, per la legge dei grandi numeri, prima o poi ci potrei cadere dentro). Quindi cerco l’effetto catartico parlandone e cercando di chiarirmi le idee.

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Da 0 a 9 mesi

Scrivere al figlio nella pancia? Ecco, non proprio

Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in una bella lettera strappalacrime che una neo mamma ha scritto alla propria bimba quando era ancora nella pancia. L’ho fatta leggere ad Anna perché si rendesse conto di quanto le mamme posso essere romantiche al limite dello smelenso.

Per noi invece, nonostante siamo al 6° mese e la nascita si avvicina a grandi passi, al momento è tutto un altro paio di maniche. Povero il nostro bimbo che ha già due genitori degeneri! (o degenerati…).

Ecco la sua risposta alla mia mail in cui le giravo il link della lettera: