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Pensieri di un papà

Rassegnato ad Halloween e ai fanti… ma lascia stare i Santi

stop halloweenE anche questo Halloween se lo semo levato dalle palle. Seppur questa tavanata del dolcetto-scherzetto, delle zucche con dentro la candela, degli scheletrini e delle streghette col foruncolo sul naso, mi lasci piuttosto perplesso, so che ormai non possiamo farci più nulla. Ormai mi sono rassegnato.

Una volta era Ognissanti. Poi è arrivata l’America, i commercianti che devono vendere (quelli che si lamentano sempre perché sotto Natale sono in magra), i fruttivendoli che devono smerciare un po’ di zucche e via a mettere in pista un’altra carnevalata. Una in più una in meno…

Anche all’asilo del gnappo si è festeggiato il santo Halloween. Bimbi vestiti da scheletrini, fantasmini & co. Carini, ma perché sono carini loro, in qualunque modo li vesti.

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Pensieri di un papà

Sardegna: dopo la pioggia, sperando nell’arcobaleno

arcobaleno milanoCome sempre, le tragedie fanno notizia il primo giorno in cui accadono. Poi non ci si pensa più. Diventano fatti che interessano solo chi li ha vissuti e li vive in prima persona. In Sardegna il maltempo (ma, più che la pioggia, la colpa è di chi specula sul territorio) ha ucciso 16 persone, forse 17 visto che una è ancora dispersa.

Oggi è lutto nazionale. Sui siti di informazione le notizie nuove prendono il posto di quelle vecchie. Solo Ansa.it è listata a lutto. C’est la vie. Ormai è andata. Se ne parlerà ancora alla prossima tragedia, come le tante prima di questa: i recenti alluvioni in Veneto, alle Cinque Terre e in Lunigiana, a Genova, e prima ancora in Valtellina (mi ricordo che ero in vacanza in quella zona nel 1987). E poi il Vajont, il Polesine…

Chi non è toccato in prima persona dimentica in fretta. Ha cose più importanti da fare. Per chi lo vive invece è diverso. Non posso nemmeno immaginare come ci si possa sentire dopo aver perso tutto: casa, mobili, macchina. Senza pensare a chi ha perso una persona cara.