Non sono un uomo di casa. Anzi, direi che in casa il mio contributo è minimo. Però ci sono alcune cose che mi piace fare e faccio, altre che non mi piace fare, ma faccio lo stesso, altre che non mi piace fare e non faccio e altre ancora che mi piace fare e che non faccio.
Cosa mi piace fare e faccio: la spesa (sono l’uomo della spesa, adoro girare per scaffali e scegliere cosa portare a casa, trovare l’offerta migliore, scegliere con attenzione la cassa in cui c’è meno fila e poi puntualmente rimanere bloccato perché quello in fila prima di me ha un problema vedendo che la fila accanto scorre che è un piacere). Andare alle riunioni di condominio (ieri c’è stato il debutto a quella della casa nuova. Fare il pettegolone insieme alle vecchiette del palazzo è uno dei piccoli piaceri della vita). Dar da mangiare al gnappo (ormai abbiamo preso il ritmo e un cucchiaio io e un cucchiaio lui, sto mettendo su chili).
Cosa non mi piace fare e faccio lo stesso: portare giù la spazzatura (è incredibile quanta rumenta riusciamo a produrre. Soprattutto plastica, ma anche carta. Il vetro in crescita con gli omogeneizzati del gnappo. E poi quei fetentissimi sacchetti con dentro i pannolini sporchi di cacca. Una bomba chimica che in ascensore è impossibile portare. Meglio prendere le scale). Pulire i pavimenti (di solito ci dividiamo i compiti io e Anna. Lei spolvera e pulisce i cessi, io passo l’aspirapolvere e il mocho. Non mi piace farlo, ma per non avere capelli che girano per casa come cespugli nel deserto americano ogni tanto mi tocca).