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Il Bosco di Fede

“Non riuscivo a educare mia figlia”, l’albero di Marianna

Bosco di Fede

Marianna è una giovane mamma 29enne e fa l’educatrice. Ha accolto la sua bimba con immensa gioia, dopo aver avuto alcune difficoltà in due precedenti gravidanze. Ma come dice il proverbio? “Il calzolaio ha sempre le scarpe rotte…”. E infatti lei paradossalmente, che al lavoro si trova a suo agio a gestire i figli degli altri, ha dei problemi proprio nell’educazione della sua piccola.

Ecco il suo albero nel Bosco di Fede che silenziosamente cresce, poco alla volta, senza fretta. Se volete contribuire a farlo diventare sempre più grande, la terra è qui.

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Sesso, questo dimenticato

Sesso dopo un figlio, come risolvere la crisi

lisistrataCredo che il sesso tra due persone che si amano sia una parte importante della loro relazione. Non l’unica e non la principale, ma comunque importante. Io non so se in tutte le coppie succeda, ma dopo un figlio l’intesa sessuale cambia. E molto.

All’inizio, nei primi mesi di conoscenza tra due persone si tende a fare solo quello. E’ fantastico, ma la carica dirompente che ha il fare l’amore rischia di mettere in secondo piano altre cose altrettanto importanti. Bisognerebbe dare spazio anche ad altro, soprattutto al dialogo, anche senza sesso.

Poi ti conosci, vai a vivere insieme, e dopo un po’ di anni non c’è più la novità dei primi tempi. Di quando ti trovavi a casa di lui/lei per fare le cenette a lume di candela prima di lasciarti andare tra le sue braccia. La situazione diventa meno romantica: dormi tutte le sere insieme nello stesso letto, da lì ti svegli tutte le mattine per andare al lavoro. Lui (o lei) russa, si muove tra le coperte, magari parla nel sonno e ti sveglia. Il sesso c’è ancora, ma meno rispetto ai primi tempi. Però si scoprono e si apprezzano tante altre cose che vanno a consolidare la coppia.

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Pensieri di un papà

Uomini che odiano le donne

Ci risiamo. Un’altra storia di coppia che scoppia. Mi sento di scriverla per due motivi. Il primo è per una sorta di “effetto catartico” come per chi va a vedere i film drammatici al cinema e spera che non gli capitino mai nella vita. Il secondo è perché scrivendo si elaborano meglio le cose e riflettere un po’ su certi argomenti non fa mai male.

Ho appena sentito al telefono una mia grande amica. Suo fratello Giovanni (37 anni) ha lasciato in tronco ad aprile la moglie (32 anni) e i loro due bimbi, una femmina di quattro e un maschio di due. Sono sposati da sette anni e si conoscono da dieci. Lui non è un mio amico, ma conosco molto bene la sua famiglia (i suoi genitori in particolare). Persone ottime, famiglia eccezionale. Così come eccezionale dev’essere stata la famiglia che Giovanni ha messo in piedi: una moglie intelligente e due figli bellissimi.

E niente, lui ad aprile inizia a sparire nel week end per “impegni lavorativi”. Le cose tra lui e sua moglie già non andavano bene. Poi un fulmine a ciel sereno: lui di punto in bianco lascia la famiglia e va a vivere a casa di una sua collega più vecchia di lui (42 anni) con cui ha una relazione.

Da lì è iniziata una lotta continua con chi gli vuole bene. In primis con la moglie che lui non vuole più vedere. L’ha mandata in vacanza da sola con i figli e quando li va a trovare a casa non vuole che lei stia lì con loro. E poi con i suoi genitori che nel giro di sei mesi sono invecchiati di colpo di 10 anni. Il padre, saputa la cosa, lo ha ovviamente insultato fin che ne sapeva e lo ha disconosciuto e la madre che si chiede tutti i giorni dove ha sbagliato nell’educare quel figlio (ormai 37enne). Nel mezzo c’è la sorella (la mia amica) che mi ha raccontato la storia sconvolta. Insomma, un inferno. Un incubo per tre famiglie intere (la sua e le due di origine).