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Provato per noi

Seggiolino 3 12 anni, 15-36 kg, gruppo 2-3 e l’Isofix

Seggiolino Chicco 15 36 kgPrima o poi il momento doveva arrivare. E visto che in quello vecchio ormai non ci stava quasi più dentro, abbiamo fatto il salto, passando a un nuovo seggiolino auto 15-36 kg, quello del gruppo 2/3, che, in teoria, dovrebbe andare dai 3 ai 12 anni. (12 anni?! Certo, ce lo vedo un preadolescente in piena tempesta ormonale sedersi sul seggiolino per bambini…).

Il gnappo adesso peserà sui 16 kg e quello di prima era un 9-18 kg. Potevamo quindi tirare avanti ancora un po’, ma abbiamo preferito cambiarglielo prima delle vacanze, così almeno stava più comodo nei viaggi lunghi verso il mare e la montagna.

La scelta del seggiolino, non so perché, è stata appaltata a me. Ci sono attrezzature, tipo il passeggino, in cui l’intervento del papà sembra indispensabile. Un po’ come quando devi aggiustare le tapparelle, gonfiare le biciclette o portare giù la spazzatura. Bisogna così addentrarsi nella jungla dei seggiolini: i modelli sono tanti e i prezzi vanno più o meno dagli 80 ai 200 e passa euro. C’è poi la temibilissima variante Isofix.

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Pensieri di un papà

Parchetti d’Italia e cinture allacciate

Quando qualcuno mi scrive via mail per segnalarmi qualche iniziativa mi fa piacere. Prima di tutto perché vuol dire che mi hanno trovato in qualche modo, cercando qua e là nel web e poi perché mi fa piacere, nel mio piccolo, dare voce a cose che reputo interessanti.

Progetto parco giochi
welcome_my_playgroundLa prima riguarda un posto dove ormai mi ritrovo a passare un bel po’ di ore alle settimana. Il parco giochi. Mi ha scritto Mary (mamma di Riccardo e Alberto, di Reggio Emilia) per segnalarmi un suo interessante progetto. In questi mesi sta lavorando ad un’idea che le è venuta dopo un viaggio tra Stati Uniti e Canada. “I playgrounds – mi scrive – i nostri parchi giochi, che all’estero sono spesso originali, segnalati e ben tenuti, nel nostro bellissimo Paese purtroppo sono spesso trascurati, anonimi, uguali gli uni agli altri e non ci sono informazioni sul loro posizionamento o dotazione”.

“Io credo il parco giochi possa rappresentare una buona soluzione sia per fare giocare il bambino quando è in viaggio con mamma e papà sia per dare l’opportunità al bambino di giocare e al tempo stesso allenare creatività, fisico, relazioni.. non c’è bisogno di trascorrere un’intera giornata a Gardaland o in un mini club, spesso la soluzione potrebbe essere dietro l’angolo”.

E come darle torto? Come faremmo se non ci fossero nelle nostre città i parchetti dietro casa? Anch’io, ogni volta che vado a prendere il gnappo all’asilo mi ci fiondo per almeno un’ora e mezza. Almeno per arrivare a tirare all’ora di cena. Magari passando prima al supermercato a fare la spesa se c’è tempo.