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Pensieri di un papà

Waiting for The Second

Dolce attesaAncora tutto tace. The Second si sta prendendo i suoi tempi. D’altronde che fretta bisogna avere  di venire all’aria aperta? Dentro un utero si sta sempre bene. Il termine era il 30, ma alla fine vai a capire come si calcolano questi fantomatici “termini”. La ginecologa fa presto a fare i conti con la sua rotellina colorata. Ma a The Second della rotellina gliene frega poco. Giustamente.

L’ultima visita, quella “a termine”, è andata bene. Lui è a testa in giù pronto per il tuffo verso l’aldiqua. L’utero era ancora chiuso, quindi non era questione di ore. Anna andrà a fare un’altra visita tra un paio di giorni per vedere se nel frattempo si è mosso qualcosa.

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Pensieri di un papà

La fortuna di avere i suoceri (vicini)

suoceriSono giorni abbastanza convulsi. In cui mi sembra di non aver tempo di fare niente. Niente di quello che mi piace almeno. Come scrivere qui. Piccole cose e impegni che si aggiungono a cascata. Scadenze, organizzazioni varie, mail. E dare una priorità alle cose da fare non è mai facile. Il giorno di 32 ore ancora non l’hanno inventato. Per fortuna.

In tutto il marasma ci stanno però dando una grossa mano i miei suoceri che si sono da poco trasferiti a Milano. Rimarranno con noi per un mese. Per stare vicini ad Anna e darci una mano prima, durante e dopo l’arrivo di The Second. Mia suocera ha chiesto l’aspettativa dal lavoro. Mio suocero è in pensione quindi non ha grossi problemi. A volte penso che bisognerebbe fargli un monumento.

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Io lei e l'altro

Post vacanze

Riecchime. Sani e salvi dopo 17 giorni in montagna nella casa dei nonni. E non abbiamo ancora divorziato! Al ritorno in città, come nella migliore delle staffette, ho imbarcato Anna e il gnappo sulla macchina di mio suocero. Andranno a stare una settimana dai suoi. Così io mi godrò la quiete (e il caldo dell’anticiclone Lucifero) tutto solo in una nuova settimana di libertà.

Diciamo che questa vacanza è stata un test. Volevo capire se era fattibile passare 15 giorni coi miei senza scannarci e porre le basi per le vacanze dei prossimi anni. Questo perché: a) in montagna dai miei c’è un clima fantastico b) è gratis c) io conto di appaltare il gnappo (e Anna?) da soli ai miei quando lui sarà un po’ più grande.

Così fin dall’inizio ho cercato di rendere il più possibile la vacanza Anna-friendly, per non farle dire (o pensare) la classica frase: “Dopo quest’anno, mai più!”.

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Pensieri di un papà

Lo sfruttamento del lavoro senile

Almeno una volta alla settimana stiamo sfruttando i nonni full time come baby sitter facendoli venire a casa nostra. Ieri sono arrivati alle 9 e se ne sono andati alle 7. Un lungo turno di lavoro con straordinari praticamente. Per fortuna che il pupo con loro fa sempre il bravo e sorride. Almeno il “turno” diventa più gratificante.

Un po’ mi sento in colpa per il bieco sfruttamento di “lavoro senile” (per quello minorile aspetto che il gnappo parli e cammini, per affittarlo a qualche zingara è già troppo tardi. Avrei dovuto farlo quando era più piccolo).

Tra l’altro, per far passare la giornata, oltre al classico giro al parchetto e il caffé al bar, mia mamma ci fa pure le pulizie di casa. Ieri ha lavato i pavimenti. Mio padre, non sapendo come l’avrebbe presa Anna mi ha detto in maniera “riservata” (senza farsi sentire da mia mamma): “Chiedile se le dà fastidio che la mamma faccia le pulizie in casa, sai, lei lo fa per rendersi utile, ma magari a tua moglie non piace…”.

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Io lei e l'altro

L’urlo di GiacoMunch

Anche questo week end ce lo siamo sparato dai nonni. Sempre dai miei. Ne abbiamo approfittato io per fare le mie cose (e per andare a votare) e Anna per lavorare un po’ scroccando l’adsl di casa (noi abbiamo solo una triste chiavetta che fa andare internet come con un modem a 56k).

Abbiamo approfittato dei nonni anche per uscire ben due volte di seguito da soli a cena e io per dormire un po’ di più. Sabato notte ho sentito il terremoto, ma il sonno era così profondo, che mi sono riaddormentato subito dopo. Per fortuna non ero nella zona dove è successo il vero disastro. Quando succedono certe cose rimango impetrito e ringrazio che non sia successo a me e ai miei cari. E’ solo fortuna. Il senso di impotenza è totale.

Tornando a noi, il gnappo è sempre più Dr Jekyll e Mr Hyde. Con noi, con i nonni paterni e materni si comporta in tre modi diversi. Quando è con noi ride spesso, fa i suoi versi, e alla mattina e alla sera lancia degli urli trogloditici a bocca aperta con un vocione tonante che sentiranno sicuramente anche i vicini.

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Io lei e l'altro

Sonno poco, ma in compenso strani incubi

Rogito fatto. Abbiamo lasciato il pupo a casa coi nonni che gli hanno pure dato mezzo biberon di latte materno. Ieri invece, sempre approfittando della presenza dei miei suoceri, lo abbiamo lasciato un’altra oretta e mezzo con loro per andare a vedere i bagni per la nuova casa. Comunque, tra una cosa e l’altra qua non si riesce a dormire. Anna riposa sempre meno di me, spero tenga duro e resista.

Stanotte il gnappo ha fatto un po’ troppe poppate ravvicinate. Undici, poi un richiamino a mezzanotte, poi alle 3.30 circa, poi al mattino presto. Speriamo che con il tempo si regolarizzi. L’allattamento al seno è più pratico ed economico, ma di sicuro più stancante. Soprattutto per la mamma.

Per fortuna la sciatica le sta passando e anche l’allattamento va meglio. Le ragadi al seno stanno pian piano migliorando. Diciamo che almeno non sono peggiorate e che l’attacco sta andando abbastanza bene. Insomma, ho praticamente buttato via 44 euro per prendere le coppette d’argento, comprate in un momento di disperazione. Amen.

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Io lei e l'altro

La pratica del divano e il senso “di rompere i coglioni”

Dopo 15 giorni di vacanza post partum – non era un congedo paternità ma le mie ferie del 2011 che ho avanzato da brava formichina e mi sono speso dopo l’evento – sono tornato al lavoro. Tutti i colleghi a chiedermi del parto, del bimbo, le foto da far veder al pc… Insomma le solite cose.

Anna e il gnappo a casa e i miei suoceri che si fermeranno in albergo tutta la settimana per darle una mano. Mi ha riferito che loro verranno a casa quando io non ci sono per non essere di peso. Che carini. Devo fargli un monumento visto che ci stanno dando una grande mano (economica e non) e hanno capito un po’ la mia insofferenza.

Il pupo intanto ha scoperto il ciuccio. Glielo abbiamo dato dopo che si stava divorando le mani.

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Io lei e l'altro

Il primo week end da soli, con Dr Jekyll e Mr Hyde

Primo week end con il gnappo. Per fortuna siamo solo noi tre. Il tutto è più gestibile. I miei suoceri sono andati via ieri (forse torneranno domenica col bis-nonno) e oggi non dovrebbero esserci visite (forse una al massimo).

W la libertà! Sarà la cosa più difficile da avere in questi primi giorni. Dire ad amici e parenti di non venire sembra scortese, ma purtroppo credo sia l’unico modo per sopravvivere. Dobbiamo gestire le visite cum grano salis. Sarà dura.

Per il resto il gnappo sembra narcolettico di giorno e vispo di notte, mannaggia. Quando c’è gente a casa lui dorme e non piange quasi mai (neanche per il cambio di pannolino, incredibile!). Poi quando tutti se ne vanno dopo averci detto “Ma che bravo bambino, ma che fortuna che avete!”, lui si sveglia e alla notte da il meglio di sé. Infingardo, paraculo, che abbia preso dal papà?