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Sesso, questo dimenticato

Sesso, posizioni in gravidanza: ora le cose si complicano

Sarò ripetitivo, ma, essendo il sesso uno dei principali pensieri dell’uomo, me compreso, non posso non ritornare sul tema. Qualche mese fa avevo scritto un post ottimistico sui vantaggi di farlo in gravidanza. Eravamo agli inizi. Ora, alla fine del settimo mese, le cose sono un po’ cambiate.

La pancia sta assumento dimensioni spropositate ed è diventata abbastanza ingombrante. Certo, ci potremmo cimentare nelle più acrobatiche posizioni del kamasutra, ma, nonostante Rocco Siffredi sia sempre stato per me un grande modello (più virtuale che reale), trovo che i modi più eccitanti siano comunque quelli classici. Ossia gli unici in cui ci si può guardare in faccia.

Lei sopra: per non schiacciare il pupo, non so come, ma si appoggia su di me. La sua pancia schiaccia la mia e dopo mi vengono dei crampi mai provati prima.

Io sopra: forse meglio della prima (almeno per me). Io devo comunque inarcare la schiena e tenermi sospeso a mezz’aria con la sola forza dei miei bicipiti semi-atrofizzati. Comunque bene, ma non il massimo della comodità.

Di lato: una volta era comodo, ora temo soltanto a provarci per paura di non arrivare alla meta.

Ora, calcolando che la frequenza dei rapporti si è diradata notevolmente rispetto a prima, che la sera tra Rilastil, stanchezza, supposte contro la Garnerella vaginalis (che ora per fortuna stanno finendo) i momenti intimi sono sempre di meno e come contromossa sto cercando di raggiungere anticipatamente la pace dei sensi. Ovviamente durante la notte ci pensa il mio incoscio con il priapismo e, ormai quasi quotidianamente, mi ritrovo senza pantaloni del pigiama in stile “tenda canadese” senza neanche accorgermente.

Tra la pancia, la gnappa un po’ più gonfia per l’afflusso sanguigno (così almeno mi hanno spiegato le labbra un po’ a canotto), la stanchezza e i momenti intimi sempre più difficili da trovare, a volte rimpiango un po’ i bei vecchi tempi del “sesso sfrenato” (si fa per dire certo…). Ma soprattutto temo che difficilmente potranno tornare. Ok, d’altra parte la vita riserva anche altre gioie meno carnali. Certo. E la paternità sarà una di queste immagino. Certo. Ma nulla eguaglia, come canterebbe Elio “la visione della figa da vicino“. Sigh.