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Pensieri di un papà

Circondato dalle donne, MSM: mamma, suocera e moglie

Mi sento circondato da un triangolo femmineo minaccioso, MSM: mamma, suocera, moglie. Per fortuna le prime due abitano a decine di chilometri da noi, la distanza giusta per vivere tranquilli.

Mamma: ieri ha comprato le prime due tutine per il pargolo e due body (o pagliaccetti, se vogliamo usare l’italiano). Finora le avevo proibito di prendere qualsiasi cosa (accettando da mio padre solo il lauto finanziamento per il passeggino). Ma ieri l’altro, sentendola sempre più smaniosa di andare a comprare qualcosa per il futuro nipotino (perché le donne, tutte, di qualsiasi età, sono malate di shopping?) le ho dato il via libera per UNA classica tutina. “Ne ho vista una tanto bella in un negozio!”, mi aveva detto l’infingarda. Invece di una ne ha prese quattro! No comment. Tra l’altro, quando si tratta di comunicarci un nuovo acquisto non chiama più neanche me, ma direttamente Anna, perché sa ovviamente che io la prenderei a male parole (di solito la insulto pesantemente).

Suocera: i contatti con lei sono delegati in toto a mia moglie. Non perché mi stia antipatica o non ci vada d’accordo, tutt’altro, ma preferisco diplomaticamente che i rapporti siano gestiti da un’ambasciatrice. Lei mi chiama solo quando sua figlia non le risponde al telefono (o perché se lo dimentica da qualche parte o perché finisce sempre la batteria). Allora si preoccupa e chiama me per sapere se è tutto ok. Nonostante sembri innocua, la suocera ha molto più potere di mia mamma sulla scala istituzionale di famiglia. Soprattutto da quando Anna è incinta. E’ lei che decide il più delle volte cosa comprare (hanno già preso lettino, fasciatoio e seggiolone) che si impunta se qualcosa non le va bene e fa cedere sua figlia (che la conosce bene) e si è ormai rassegnata. Piena solidarietà maschile a quel santo di mio suocero che la accompagna sempre in ogni suo movimento.

Moglie: per ora tutto bene, le decisioni si prendono insieme anche se do a lei l’ultima parola. Diciamo che mi fido più delle sue capacità che delle mie. Per fare i conti, per tutto ciò che riguarda la casa, il cibo, il pupo e tanto altro, ha carta bianca. Io mi limito a decidere le vacanze (chissà dopo la nascita quando faremo le prossime, sigh), portare a casa i soldi (finché il lavoro c’è), scegliere i ristoranti (anche quelli li taglieremo da gennaio) e pensare alla “manutenzione” della macchina e degli scooter. Insomma, cose di fondamentale importanza! Spero che rimanga sempre così e non peggiori sull’esempio delle altre due. Ma ho i miei dubbi…

Il triangolo MSM mi ha in pugno. E può solo peggiorare.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto