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Io lei e l'altro

Gli splendidi versi di un neonato: rutti, scoregge & co.

Pianti, versi vari e i primi sorrisini. A poco più di un mese un neonato non ha molti modi per esprimersi. Ma già dai primi giorni di vita ci sono alcune espressioni corporali che fanno davvero ridere. Le metto in ordine di divertimento: starnuti, singhiozzo, rutti, scoregge.

Starnuti
Giacomo ha iniziato a starnutire (o sternutire) da subito. Eravamo fuori dalla sala parto quando sono iniziati i suoi primi etciù. Divertenti. Chissà dove ha imparato… Ma il bello è la faccia che fa dopo lo starnuto. Un mix tra lo stupito e l’infastidito. In una giornata lancerà almeno una decina di etciù o anche di più. Almeno uno ad ogni cambio pannolino e vari durante il giorno.

Singhiozzo
E’ il verso più fastidioso. Di solito il singhiozzo parte quasi automatico 5 minuti dopo la poppata. Hic…. hic…… hic………. hic…………………………………..hic….. Con una frequenza e una potenza sempre diverse, questo singhiozzone è un’agonia. Anche lì la sua faccia è un mix tra il rassegnato e l’incazzoso. Se non smette dopo dieci minuti inizia a frignare. Per rimediare mi sono inventato due metodi: 1) dargli le vitamine con la pipetta. Bevendo qualcosa il singhiozzo 90 su 100 passa. Sparargli la fisiologica nel naso. Anche qui, se non mi annega prima, l’hic hic a volte passa. Ma non è detto. Spesso resiste anche a questi trattamenti. E’ davvero una brutta bestia.

Mi sono inventato anche una canzoncina del singhiozzo. Fa così: “Singhiossòn now now, naninananow, singhiossòn now now ninananaw” quasi come le parole di un vecchio successo dance anni ’90. Gliela canto, ma come rimedio non funziona. Ma almeno io mi diverto un po’.

Rutti
Qui il gnappo dà il meglio di sé. Dopo la poppata se è soddisfatto parte il burp in stereofonia nelle orecchie della mamma o di chi in quel momento lo sta tenendo in braccio. Si vede che è un maschio. Il rutto è una delle nostre espressioni vocali preferite. Al posto di “Quanto ci piace chiacchierare!”, come diceva la Ferilli in una vecchia pubblicità, potremmo dire “Quanto ci piace ruttare!”. Sono esterrefatto da come un esserino così piccolo possa fare rutti così potenti. Ad ogni rutto Anna si stupisce e io me la rido di gusto. Lo sto allenando: all’età giusta lo mando alla famosa gara di rutti Ruttosound a Reggiolo (RE). Chissà, magari c’è anche la categoria under 1…

Scoregge
Anche qui le evoluzioni sonore del pupo sono le più varie. Si va dalla scoreggina un po’ stitica, alla “botta” tonante che fa vibrare perfino la culla (scusate se esagero un po’, ma l’argomento mi porta a ricamarci un po’ sopra). Comunque, quasi sempre il peto è corredato. Praticamente è il segno che da lì a poco gli andrà cambiato il pannolino.

Qui l’espressione è buffissima. Lo vedi impegnato nello sforzo, diventa un po’ rosso in faccia per la spinta. Si contrae tutto, mini-addominali compresi, per compiere al meglio una delle più grandi e belle gioie della vita: fare la cacca. (Poveri stitici, come ci fanno pena). Insomma l’espressione nello sforzo è unica. Spinge proprio come un grande! Ogni volta che io e Anna lo vediamo non possiamo trattenere le risate.

Da queste piccole espressioni corporali comincio a essere fiero di mio figlio. A un mese di vita già mi dà delle soddisfazioni! L’unica pecca è questa: spesso rifà la cacca subito dopo avergli cambiato il pannolino. E’ un classico. D’altronde, traducendo un detto delle mie parti, “teimp e cül fan mi voian” (trad. tempo e culo fanno come vogliono).

Di Fede

Blog di un papà imperfetto