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Pensieri di un papà

L’importanza di condividere le cose

Ieri sono riuscito a far incazzare Anna. Che poi lei non sbraita mai, ma tiene tutto dentro e le vengono i lacrimoni. Quando io le chiedo “cosa c’è?” lei risponde “niente”, ma ormai fiuto al volo che è arrabbiata.

In questo periodo, sia io che lei, stiamo facendo duemila cose. E i momenti liberi per stare insieme e parlare un po’ si stanno riducendo notevolmente. E’ dalla settimana scorsa che tra una cosa e l’altra non riusciamo a cenare insieme. E rischiamo di non farlo ancora per tutta la settimana.

Ieri avevo un mezzo evento (rivelatosi poi fuffa) al quale dovevo presenziare. Quando le ho detto: “Stasera devo andare là, mangio fuori”. Lei allora ha sbottato: “Non ci vediamo mai!!”. Così ho provato a giustificarmi, che sarei stato fuori solo per un’oretta al massimo, ma niente. Era sempre arrabbiata e quando ho provato a guardarla negli occhi, quegli occhi erano lucidi.

Allora ho ceduto: “Dai, mangio a casa e vado là dopo e ceno a casa anche domani e torno dai miei dopocena”. “Se non mi fossi arrabbiata non l’avresti fatto”, mi ha sgamato subito lei. “Ovviamente!!”, ho risposto io candidamente cercando di strapparle un sorriso.

Poi, mentre mi facevo la doccia, ho pensato: “Perché stasera non porto fuori anche lei e il gnappo?”. Alla fine era una cosa tranquilla, in città, dovevo solo muovermi con la macchina invece che con lo scooter, ma si poteva fare. E poi lei sarebbe uscita di casa, anche se per poco, e ci saremmo fatti vedere come la “famigliola felice” e avremmo presentato il gnappo ai miei amici. Insomma tutte cose fattibili. “Why not?”, ho pensato.

Così gliel’ho proposto e lei ha detto di sì. Siamo usciti, già cenati perché avevamo da finire roba in frigo e poi non ero certo che ci fosse il buffet all’evento (e infatti ci avevo visto giusto), e dopo un’oretta siamo tornati. Giusto il tempo per prendere insieme un gelato in una gelateria buona di fianco al parchetto vicino casa.

Domanda: perché non penso mai a coinvolgere Anna nelle mie cose? Risposta: forse perché io, abituato a fare tutte le cose di fretta, portandomi dietro il pupo rallento il tutto. Riflessione: ieri però mi sono accorto che poi alla fine è bello condividere queste piccole cose con Anna e che ne è valsa la pena (anche se magari da solo avrei fatto prima). Così ho pensato che basta davvero poco per migliorare il nostro rapporto che in questo periodo stiamo un po’ trascurando per tutte i vari impegni. Basta aver la voglia di condividere le cose. Anzi, basta pensarci, poi la voglia viene da sé.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto