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Io lei e l'altro

Alle soglie dell’asilo nido

E arrivò anche il momento di scegliere l’asilo per il gnappo. Mi sono accorto infatti che con lui in casa per Anna è difficile lavorare e, nonostante finora siamo riusciti a giostrarcelo utilizzando il supporto dei nonni, pensiamo sia giunto il momento di farlo “staccare” dal nido di casa per affidarlo a un altro nido. Quello dell’asilo appunto.

Ci fa un po’ strano: finora il gnappo, nei suoi primi 8 mesi, è sempre stato con noi (più con Anna che con me a dir la verità) e adesso lo lasceremo in mani altrui. Ma sono convinto che gli farà bene. Anzi, conoscendo il suo carattere, sono certo che si divertirà un sacco.

Quando è in casa con noi infatti non lo caghiamo mai abbastanza. Anna deve lavorare da casa e contemporaneamente stargli dietro e non riesce a fare bene nessuna delle due cose. Io quando sono in casa vorrei studiare e ho visto che con lui riesco a combinare poco e niente.

Quindi, dopo esserci fatti 4 conti in tasca e aver capito che una baby sitter anche part time ci costerebbe una fortuna (e poi è difficile avere una baby sitter che venga “a chiamata” a fare poche ore solo quando ci serve) abbiamo deciso di cercare un nido e spedircelo per mezza giornata.

In questi giorni ne andremo a vedere 2 o 3. Ce n’è uno nuovo di zecca che non costa tanto ed è vicino. Domani andiamo a fare il colloquio e nel mentre ne vediamo altri. Coi nostri orari vorremmo infatti mandarlo dopo pranzo, fino alle 18-18.30. E da un rapido sondaggio ho capito che i nidi hanno più posti al mattino che al pomeriggio. Meglio.

I siti degli asili mi sono sembrati carini. Vedremo poi di persona. Di sicuro sembra facciano un sacco di attività: manipolazione (cioè gli danno un gioco in mano? bè quello lo facciamo anche noi), travestimento (speriamo non sia un iniziazione al travestitismo e che non mi diventi precocemente una trans o una drag queen), cinema (ok lo imbambolano di film), psicomotricità (estiqaatsi…), sonno cullato (e che è, un’attività olimpica?! dopo il nuoto sincronizzato fanno il sonno cullato?), educazione alla deambulazione (per la serie: alzati e cammina) e tanto altro ancora.

Dopo aver letto tutte queste attività e di quanto siano fighi questi asili nidi (almeno a quanto c’è scritto sui loro siti), mi sono sentito un po’ in colpa. A parte un po’ di coccole quanto basta, noi il gnappo al pomeriggio lo mettiamo sul suo tappeto con i suoi giochini e non gli diamo poi tutte queste attenzioni. Insomma, ci siamo sentiti tutti e due un po’ in colpa.

Ma c’è un vantaggio. Se ne sono andati tutti i sensi di colpa per mollarlo al nido. Anzi, siamo sicuri che Giacomo, invece che piangere all’entrata, come fanno gli altri bambini, piangerà disperato all’uscita quando lo andremo a prendere. “Nooo, lasciatemi quiiiiiii, qui mi fanno giocareeeee!!”.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto