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Pensieri di un papà

Un po’ di logopedia spicciola

logopediaPian piano sto applicando con il gnappo un po’ di logopedia spicciola. Non che io me ne intenda, ma non posso neanche pretendere che il nanetto parli se qualcuno non glielo insegna no?

Visto che il logorroico di casa sono io, mi sono dato questo compito. Così ogni sera, quando torno dal lavoro mi metto a sillabare e a far “suonare” un po’ le lettere.

Per casa si sentono a una certa ora serie di “ssssssssss”, di “bbbbbbbbbb”, di “fffffffff”, di “zzzzzzzzzzz”. Il gnappo, abbastanza divertito e un po’ perplesso prova a ripetere. Con alcune lettere ci siamo. La “s” e la “m” vanno via bene. Ma anche con la “b” e la “d” non se la cava male.

Non mi ricordo la differenza tra labiali, palatali, gutturali, liquide, nasali ecc., ma sicuramente alcune gli vengono meglio di altre. Sulla “c” ad esempio facciamo ancora un po’ fatica. Ieri per la prima volta abbiamo fatto il giro delle vocali aeiou… ypsilòn. (eeee, meu amigo Charlie… Ollellé, ollallà.. faccela vedé…)

Il bello è che quando si inceppa o è stanco, lui torna sul sicuro e ripete contento un bel “mammmaa!”. L’unica parola completa che al momento sa dire. Quella che gli serve e gli piace di più evidentemente. E come dargli torto.

Dopo le lettere passiamo alle sillabe, provando vocali e consonanti insieme: ba, pa, da, be, pe, de, sa, tu, me, pe, ca, ca, pi, pi, si, bi, bo, zu, zu, re, lo, ne… Una lezioncina al giorno. Prima o poi arriveremo al 5 Maggio. Forse…

Di Fede

Blog di un papà imperfetto