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Maschi vs femmine

La Candida sparita e la scena dal farmacista

Dopo 6 giorni di crema Meclon sul mio “migliore amico” i puntini rossi che avevo intravisto sembrano spariti. Non so se era davvero Candida o no (non mi sono fatto visitare da nessuno, ho solo chiesto ad Anna di chiedere un parere alla sua ginecologa per telefono).

Ad ogni modo il mio Didi, nonostante la castità preparto, sta notevolmente meglio. Anna ha fatto un tampone di routine, ma anche per lei dovrebbe essere tutto a posto (almeno si spera).

Di questa intima vicenda la scena che ricorderò è quella dal farmacista:

“Buonasera, volevo Meclon crema”, gli dico con gli occhiali ancora appannati per il passaggio freddo-caldo entrando in farmacia. Quando me la dà, di sfuggita leggo sulla scatola la dicitura “crema vaginale”…

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Sedere in gravidanza, cul comune mezzo gaudio

Scenetta familiare: torno a casa dopo il lavoro. Anna si era appena svegliata da un pisolino e, mezza rincoglionita, in maglietta e mutande  va in bagno per una delle sue infinite pipì quotidiane. L’occhio mi cade sul suo lato B e non posso fare a meno di dirle sorridendo: “Ma che bel culone!”. Lei ancora infastidita dal brusco risveglio risponde con un tono da bambina capricciosa: “Lasciami stare!”. Ho riso per un’ora.

Il culo. Per Tinto Brass è il vero “specchio dell’anima”, la vera fortuna delle donne che ci sono sedute sopra e neanche lo sanno. Anch’io da sempre ne sono un grande estimatore.

C’è una variante: il culo in gravidanza. Non tutte le donne sono uguali, ma il culo in gravidanza credo aumenti un po’ per tutte. Forse è aumentato anche a Gisele Bunchen quando era incinta. Ci scommetterei. Lo dico perché oltre a vedere quello di Anna che è un po’ più abbondante di prima (ma non le sta male, è simpatico), l’ho notato anche su altre donne incinte, quelle che erano al corso preparto.

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La sindrome della Couvade, ecco i miei sintomi

Ora è tutto chiaro. Ho scoperto un’altra cosa nuova. La “sindrome della Couvade”. Dopo la composizione chimica dell’ossitocina e delle prostaglandine, la differenza tra lacerazione ed episiotomia, la differenza tra cefalico e podalico e la scoperta del baby blue, ora ho raggiunto il mio Nirvana conoscitivo: la sindrome della Couvade! (tradotto: sindrome della covata).

Me ne ha parlato per la prima volta ieri Anna dopo una chiacchierata sui miei comportamenti da quando lei è incinta. Oggi mi sono informato. Ho scoperto così che quando la donna è incinta anche l’uomo può avere “per empatia” dei cambiamenti notevoli. Cito: “Il futuro papà potrebbe soffrire di mal di denti e mal di testa, perdere l’appetito o provare nausea e vomito, potrebbe condividere con la compagna mal di reni e coliche addominali”.

No, io per fortuna non ho niente di tutto ciò. Niente vomito né mal di testa. Niente mal di reni né di denti, ma anzi, mangio come un lupo.

Ecco i miei sintomi:

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Le 12 cose da non dire a una donna incinta

Ci sono delle cose che non vanno dette alle donne. Mai. Magari i nostri sono pensieri innocenti, senza malizia, ma ogni tanto è meglio cucirsi la bocca. Quando poi lei è incinta bisogna stare ancora più attenti, perché, saranno gli ormoni, sarà la trasformazione del corpo, sarà che lei è più sensibile, è comunque meglio tacere che parlare. O almeno contare fino a 10.

1) Non insistete troppo sulla sua pancia. Lo vede anche lei che il melone che ha sul davanti sta esplodendo. Non ricordateglielo quotidianamente anche voi.

2) Non fatevi venire delle paturnie, delle seghe mentali sulla vostra vita, sul vostro futuro. Se le avete ditele a un amico, lei ha già i suoi problemi.

3) Non ditele che volete già il secondo figlio. Già sarà dura far uscire il primo, date tempo al tempo.

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Episiotomia nel parto, vi prego salviamo le patate!

Con la gravidanza di Anna ho iniziato a scoprire cose sulle donne che mai più avrei immaginato. Davvero. I problemi che nascono tra uomo e donna credo siano dovuti soprattutto alla mancanza di conoscenza reciproca.

Quando sei single e non hai mai avuto esperienze, l’unica cosa a cui pensi è quella, l’obiettivo principale. Insomma, passi 9 mesi a cercare di uscire e tutta la vita a cercare di entrare. Poi quando capisci pian piano come funziona, ti si apre un mondo. Un mondo complicato. E a volte doloroso.

Parliamo di Episiotomia:

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Ci mancava pure la Gardnerella vaginalis

Io ringrazio da sempre Dio per essere nato maschio. Oggettivamente siamo più semplici, funzionali, meno complicati fisicamente e anche più “basic” mentalmente. Siamo fertili dall’adolescenza fino alla vecchiaia, non abbiamo il ciclo, non andiamo in menopausa (sì c’è l’andropausa è vero, ma tanto hanno inventato il viagra), non dobbiamo far uscire bambini da un piccolo buchetto, e la lista dei vantaggi potrebbe continuare.

Dopo aver sopportato tempeste ormonali, non mangiare pesce e salumi crudi per la positività alla Toxoplasmosi, aver smesso di fumare controvoglia, prendere pasticche di ferro da cavallo, fare un’infinità di esami del sangue, Anna si è presa pure la Gardnerella vaginalis. Almeno così ha sentenziato la ginecologa dopo le ultime analisi. Ha detto anche che è abbastanza comune per una donna in gravidanza. Sarà…

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Maschi contro femmine, per me vince il primogenito maschio

Da quando ho saputo che il pargolo è un maschio (almeno così dovrebbe essere secondo la ginecologa, uso sempre il condizionale per scaramanzia) sono più sereno. Per me (e credo per la maggior parte dei papà) avere il primogenito maschio è quasi una garanzia per una serie di vantaggi notevoli:

1) sarà anche una cavolata, ma intanto il mio cognome potrà essere portato avanti da un’altra generazione (anche se adesso con le pari opportunità si può dare giustamente ai figli anche il cognome delle madri). E la cosa un po’ mi gratifica.