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Pensieri di un papà

Prima della “Pasqua con i tuoi”, un po’ di Village People

Ho imbarcato Anna e il gnappo per la casa dei nonni materni. Mio suocero (santo subito) è venuto a fare da “navetta”. Ci ricongiungeremo a Pasqua, a pranzo, con una formazione di tutto rispetto, come al pranzo di Natale, tranne il bisnonno che a 80 anni suonati è quello che si fa più viaggi di tutti gli altri messi insieme. Beato lui.

Così, come mi è già capitato in un paio di occasioni, mi sparo qualche giorno da single. Mi sento un po’ come Adolfo Celi in Amici Miei, quando scarica volentieri “tutto il blocco“. Ritorniamo alla libertà del letto disfatto, delle cene frugali, del sonno per 8 ore ininterrotto. Gli altri 2/3 della famiglia stanno bene, coccolati da tutto il parentado che giustamente reclama la sua parte di attenzioni da dare al pupo. Mi sembra giusto.

Ieri ho cercato di fare un po’ di scorta di affetto visto che quasi tutto il giorno sono rimasto a casa con il puffo dandogli addirittura due biberon di latte materno. Quasi quasi stava venendo la montata lattea anche a me. Stare tutto il giorno con un nano di 3 mesi è bello e stancanto. Per fortuna lui è bravo e ha dormito abbastanza, ma poi c’è anche da intrattenerlo e bisogna dedicargli tutte le attenzioni. Una faticaccia insomma, non invidio le mamme “a tempo pieno”.

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Il papà con l’Ipad e la figlia sull’altalena

Ci sono papà che non staccano mai. Che non si staccano mai. Ne ho avuto conferma ieri, quando sono andato ai giardinetti a trovare una mia super amica (ed ex collega) e suo figlio di 4 anni.

Eravamo nello “spazio giochi” ed erano le 7 e mezza di sera, quindi ormai c’eravamo solo noi. E’ un po’ come essere in spiaggia, che a quell’ora si svuota. Il sole c’è ancora e ti godi la natura, la sabbia e il mare senza urla e senza rompiscatole. Che goduria.

Alle 8 arriva un papà con sua figlia che avrà avuto sui 4 o 5 anni. Lui era in giacca e cravatta, segno inequivocabile che o era reduce da un matrimonio celebrato di giovedì per risparmiare sul ristorante, oppure era appena uscito dall’ufficio. In mano aveva un Ipad e non ha mai smesso di guardarlo e di mettere il dito a più riprese sullo schermo (è la tecnologia touch bellezza).

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Assurde passioni da uomini: il calcetto e il fantacalcio

Ho due colleghi che si sono azzoppati. Uno (poverino che si è rotto i legamenti scendendo da un pullman. E l’altro invece giocando a calcetto. Un classico.

Ecco, il calcetto. Uno dei tanti passatempi maschili insieme al fantacalcio e al poker. Ma ce ne sono tanti altri di hobby/passioni testosteronici: la musica e la politica ad esempio. Mentre altri invece sono più universali, come lo sport in genere o il cinema.

I primi invece credo siano prettamente maschili e gli uomini li usino a volte o come alibi per stare fuori di casa il più possibile oppure, quando hanno raggiunto una certa età, per sentirsi ggiovani dentro.

Un altro mio collega (ultra 35enne con famiglia) va quasi ogni settimana a giocare a tennis la sera o a calcetto con gli amici. Un altro amico (sempre ammogliato e filiato) ogni settimana gioca a poker texas holdem con i suoi amici. Altri miei colleghi invece si trovano in serate random per il fantacalcio. (Qualcuno mi deve spiegare cosa c’è di divertente nel comprare e vendere con la fantasia i giocatori, rimarrà per me sempre un mistero). Forse è l’atavica necessità di trovarsi insieme ad altri individui dello stesso sesso per quel sano cameratismo che ogni tanto fa bene alla salute. O forse sono solo regressioni senili. Non saprei…

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Auguri a tutti i papà (e a tutti i Giuseppe)

La festa del papà è un po’ come la festa delle donne. Ci si ricorda per un giorno di una “categoria” astratta che invece andrebbe riscoperta quotidianamente nelle relazioni in cui ci troviamo a vivere ogni giorno. E’ banale, ma ogni minuto dovrebbe essere la festa del papà, della mamma, della donna, dell’uomo, dei bambini, dei nonni. Di tutti. Meglio sarebbe ricordarselo tutti i giorni.

Detto questo, è anche giusto onorare gli anniversari e le ricorrenze. Immagino poi che per tanti sia comunque un bel momento da festeggiare in famiglia. Ed è giusto che ci sia. E quindi tanti auguri ai papà.

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Cinque giorni a casa da solo, mi piace!

Anna e il gnappo sono andati a casa dei nonni per 5 giorni. Torneranno domenica. A differenza di un mio collega che la prima volta che si è staccato per qualche giorno dalla sua bimba si sentiva un po’ perso, io provo a godermi un po’ di pace e di libertà.

Mi piace infilarmi nel letto ancora disfatto dalla notte prima, mi piace leggere a letto con la luce accesa fino alle 3 di notte, amo farmi 8 ore di sonno filato senza una lucina che si accende e un’idrovora che succhia latte accanto al letto, mi piace mangiare sul divano davanti alla tv la prima cosa che capita (tipo i wurster scaduti con ketchup scaduto in due fette di pane di grano duro del mulino bianco).Mi piace avere i due cuscini tutti per me.

Mi piace accendere la luce quando torno a casa tardi e non dover fare il ninja per non svegliare nessuno. Mi piace il silenzio che mi permette di concentrarmi e di restare un po’ solo con i miei pensieri. Mi piace quando Anna mi manda un messaggio per dirmi che va tutto bene, che G. sta incantando tutto il parentado e fa dei grandi gorgheggi davanti ai nonni estasiati. Mi piace sapere che sarò felicissimo quando li rivedrò domenica e che il pupo dopo soli 5 giorni sarà cambiato tantissimo (ieri notte l’ho sognato: lo rivedevo ed era già diventato grande, non lo riconoscevo quasi più).

Mi piace godermi un po’ di silenzio e di libertà, ma soprattutto mi piace l’idea che presto tutto tornerà come prima e che la solitudine non sarà troppo lunga. Ma intanto mi piace godermi questa piccola vacanza dalla famiglia, senza sensi di colpa e con l’animo in pace.

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Un giorno dai nonni e la consapevolezza di essere fortunati

Un giorno e mezzo passato dai nonni. In occasione del compleanno di mia mamma li siamo andati a trovare con il bebé al seguito e ci siamo fermati a dormire una notte. La famiglia era al completo, c’era anche mia sorella che ora vive a Berlino. Così, in mancanza di un letto libero, abbiamo messo una brandina Ikea in camera mia e abbiamo dormito decisamente accampati, ma felici.

Sabato è iniziato il pellegrinaggio per esibire il pupo davanti agli occhi di amici e parenti. Peccato che i miei zii avessero la febbre e non lo abbiano potuto vedere. Sarà per la prossima volta (Pasqua? Natale? Chissà). Abbiamo anche fatto la classica passeggiata sul vialealberatosenzamacchine con un’amica che ha un bimbo di 7 mesi. Anche lei un maschio.

Complice il sole quasi primaverile (anche se c’era tanto vento) durante la promenade tardo mattutina c’era un tripudio di carrozzine, passeggini, genitori e nonni in passeggiata. A un certo punto mi sono trovato appaiato in mezzo ad altri due passeggini e mi veniva quasi voglia di fare la gara tipo “Fantozzi va in pensione”.

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Nuova uscita a cena, è la legge del contrappasso

Le uscite serali in due non sono più come quelle di una volta. Ora c’è da calibrare tutto al minuto. Da quando è nato il gnappo, in quasi due mesi, siamo usciti a cena due volte, senza portarcelo dietro. Non male, ma l’esperimento a 3 è rimandato a data da destinarsi.

Pensavamo che portarlo con noi in un locale non sarebbe stato un problema. Pensavamo di abituarlo fin da subito a stare un po’ in mezzo alla gente, così da non essere troppo vincolati alla casa. E invece finora ci siamo fatti un po’ di scrupoli e le due uscite serali fatte sono state possibili grazie ai baby sitters familiari (prima i miei suoceri e poi mia sorella) che sono rimasti a casa con il piccolo mentre noi ci siamo goduti queste serate dal gusto un po’ revival.

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Risultato Giveaway Festa del papà

Grazie a tutte per aver partecipato e complimenti a Skye Kumi!

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Si avvicina la festa del papà, ed ecco il mio primo Giveaway

Ridendo e scherzando siamo già a marzo. Ve lo ricordo così, tanto per tirare su il morale a chi aspetta la primavera e non vede l’ora di uscire dall’inverno, o magari buttarlo giù a chi, come me, non vorrebbe che il tempo passasse mai.

Oltre alla primavera si avvicina però anche la festa del papà (il 19) e, per l’occasione, udite udite, sto per lanciare il mio primo Giveaway. Give che?? Ok, neanch’io sapevo cosa fosse prima di addentrarmi nel magico mondo dei mommy blog, poi da quel che ho capito e letto in giro, mi è sembrato di capire sia una specie di lotteria 2.0, ricchi premi e cotillons in regalo, buoni… insomma, roba così.

Qualche giorno fa, questo sito di idee regalo con foto (Foto regali originali)  mi ha contattato per uno scambio di link offrendomi in cambio uno dei loro pensierini. Nella mia infinita magnanimità (comemelamenobeneio!) invece che scegliere il regaluccio e tenermelo per me, ho pensato di condividerlo con voi e regalarlo appunto con un Giveaway (aiuto, vediamo se funziona e se sono capace!).

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Tutti i difetti del pupo, talis pater…

Subito dopo la nascita di G. è scattato il toto-somiglianza: “La bocca è la tua” “Il naso è il suo” “Gli occhi sono di questo” “Le orecchie sono di quell’altro”. Essendo il pupo in continua evoluzione (a volte sembra che cambi espressione da un giorno all’altro) è difficile stabilire il fatidico “a chi somiglia?” anche se tutto sommato, qualche eredità familiare si può comunque intravedere.

Ma se le somiglianze fisiche lasciano il tempo che trovano, quelle del carattere ci sembrano più evidenti. In particolare i “difetti”. Ecco, in quelli somiglia a me. E’ matematico.

E’ irrequieto? “Tutto suo padre”. Si muove ogni tanto tarantolato nella culla? “Somiglia a te”, dice Anna. Si strozza con il latte? Idem. Rutta e scoreggia? Ecco un’altra somiglianza! Praticamente ogni cosa simil-negativa è attribuibile al sottoscritto.

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I miei dubbi amletici: Anna è sexy brunette o Milf?

C’è una domanda che in questi giorni ho posto ai miei colleghi e al momento il dibattito è aperto. Il dubbio mi è venuto da quando Anna ha partorito. Non so infatti se il suo “status” sia cambiato da sexy brunette a M.I.L.F.

Ho imparato la parola M.I.L.F. (Mother I’d Like to F…) qualche tempo fa. Non ricordo chi me ne avesse parlato. Forse gli stessi colleghi con i quali adesso discuto.

Gli appassionati della gnocca in rete sanno bene di cosa sto parlando: si va dalle teen per le più giovani (si spera almeno 18enni) passando per le sexy brunette, le sexy blonde, le big tits, le pregnant, le M.I.L.F. appunto, fino alle cougar, old, mature old… Insomma i generi sono tanti.

Il mio dubbio è: ora che Anna ha partorito, ha cambiato categoria?

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La fortuna di avere i nonni (lontani)

In queste settimane stiamo collaudando il servizio “pronto intervento nonni“. Quando io sono al lavoro e c’è bisogno di qualcuno per accompagnare A. e G. al consultorio o andare a fare qualche commissione per la casa nuova (metterò le foto delle demolizioni già fatte, il cantiere è aperto) possiamo fare affidamento su di loro anche se  abitiamo un po’ lontani (70 km i miei e 160 i suoi).

Ieri sono venuti in tre. Mio suocero che è andato con Anna a fare i giri alla casa nuova. I miei a casa col pupo. Io al lavoro. Tutti contenti. Tranne mia suocera a cui mancano ancora tre anni alla pensione e che avrebbe voluto tanto essere con noi, ma purtroppo le tocca ancora tirare un po’ la carretta.