Categorie
Io lei e l'altro

Dopo il latte artificiale l’uovo di Colombo

Qualche tempo fa avevo scritto un post sulla nostra tentazione di dare “l’aggiunta” al gnappo con il latte artificiale. Ecco come è andata a finire (almeno per ora).

Dopo gli inutili tentativi di dargli il LA (mi fa tanto Los Angeles, ma scrivono tutti così quindi mi adeguo) per cercare di farlo dormire di più la notte siamo andati a chiedere lumi all’infermiera pediatrica del consultorio.

Ci ha detto che è normale che lui a 5 mesi faccia ancora la poppata notturna svegliandosi una o due volte per notte. Lo fa perché ha fame e deve crescere e che le poppate notturne, secondo lei, sono importanti per la crescita (nonostante a noi rompa le scatole il doverci svegliare). Che per lo svezzamento è presto, di aspettare i sei mesi almeno, e che sostituire un pasto di latte materno con della frutta (mela o pera grattugiata) sicuramente non ha lo stesso apporto nutrizionale del latte e quindi il gnappo crescerebbe meno.

La mela e la pera, ci ha sempre detto lei, vanno bene ma quando gli si può dare anche la carne, quindi dovremmo aspettare ancora un po’. Che ci volete fà, lì sono dei profeti dell’allattamento esclusivo. Poi ognuno la pensi come vuole. Quindi cos’abbiamo fatto?

Magicamente Anna ha avuto un colpo di genio. Ha iniziato ad attaccare al seno il gnappo sdraiata sul letto invece che seduta sulla sedia. Così lui si distrae molto meno, non si dimena e di conseguenza poppa molto più di prima.

La poppata notturna non l’ha ancora abbandonata. Ogni notte è a sé: ieri l’altro (strano ma vero) ha fatto una tirata unica. Ieri si è svegliato un paio di volte. Altre volte solo una. Insomma, dipende. Ma per ora seguiamo il consiglio. Abbiamo abbandonato l’esperimento con il LA che il gnappo schifava e rimandato di un mesetto l’inizio dello svezzamento.

Per ora ci va bene così (e speriamo vada bene anche a lui!) anche se ci svegliamo a turno quando piange. A volte è solo perché a perso il ciuccio, altre volte perché ha fame. Ma guai a lamentarsi. Per adesso ci è sempre andata di lusso.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto