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Gruppo “giovani” sposi, il corso post matrimoniale

Il corso pre-matrimoniale per noi è stato assurdo e bello. Assurdo, perché il trovarsi con gente che non conosci a parlare di argomenti abbastanza personali come la fede fa comunque un po’ strano, soprattutto quando ci si mette in cerchio e si aspetta che qualcuno dica qualcosa per rompere il silenzio. Bello, perché comunque ha segnato un periodo della nostra vita, un po’ come la scuola guida a 18 anni o la visita militare. Quei momenti in cui ti ritrovi insieme con persone che mai e poi mai avresti incontrato nella vita e che poi ricordi sempre con piacere quando passano gli anni.

Ieri siamo tornati nella stessa chiesa per la prima puntata del “corso” post-matrimoniale dal titolo “Gruppo giovani sposi” (sposi sì, giovani… chi più e chi meno ecco). Eravamo curiosi su chi si sarebbe ripresentato e se qualcuno avesse avuto già figli prima di noi. A dir la verità temevamo di essere i primi ad avere “una pagnotta nel forno”. E invece no. Tra le circa dieci coppie (lì ci si conta a coppie, la tua unicità di essere umano viene spalmata su due e da solo non ti considerano come individuo) ce n’erano ben due con pargoli già nati rispettivamente da uno e due mesi.

Ci ha fatto piacere aver rivisto Viviana e Filippo che tra tutti, erano all’epoca del corso matrimoniale quelli che facevano gli interventi più sensati. Ci stavamo simpatici a pelle anche se dopo non ci siamo più visti. Ora sono diventati genitori di un pupetto minuscolo di un mese che hanno portato con loro. Fa piacere essere sulla stessa barca.

Tra gli altri, da notare i “ripetenti” che hanno fatto due o più volte il corso prematrimoniale (forse non erano proprio convinti di fare il grande passo, ho pensato io) e si sono ripresentati per l’upgrade del post-sì e le coppie senza figli che, a loro dire, dopocena parlano solo di lavoro (mentre quelle con figli, parlano solo di figli, azz). Ma c’erano anche quelli che invece dopocena non parlano proprio, che tornano a casa stanchi dal lavoro e se ne vanno direttamente a letto. Poveracci.

Alla fine, sempre con quel briciolo di situazione un po’ assurda, il confronto è stato interessante. Per concludere in bellezza la serata ci siamo consolati con un super kebab e altre schifezze fritte turche che stamattina sto ancora assaporando. Burp.