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Pensieri di un papà

Ho rischiato di perdere tutto

Non voglio tenere nessuno in sospeso. Anche perché così il titolo sembra un po’ clickbaiting. Ma davvero ho rischiato di perdere tutto (il blog intendo).

Il mio blog è stato hackerato.

Stamattina mi arriva dall’hosting un messaggio minaccioso che è stato reso inaccessibile.

Controllo cosa è successo e mi accorgo che dei maledetti hacker (probabilmente bot, vai a sapere) sono entrati a casa mia e hanno messo su un bel sito per fare phishing.

Il mio blog hackerato

Li mortacci loro.

Ti senti un po’ come con i ladri in casa. Cosa che purtroppo mi è successa qualche anno fa.

In questo caso ladri di ricordi ovviamente.

Perché io qui ho tutti i miei ricordi più belli.

Quelli di quando sono diventato papà quasi otto anni fa. Qui il primo post di questo blog.

E dove ultimamente sono sempre meno. Perché preso da mille altre cose.

Lavoro, stanchezza alla sera per mettermi a scrivere.

Ma soprattutto trovare la giusta concentrazione/ispirazione per andare avanti con questo diario online che conserva tutti i pensieri di un momento molto particolare della mia vita.

In questi ultimi tempi ci ho pensato tanto. Ma sono mesi/anni ormai che ci penso e non ho ancora trovato una soluzione, sono sempre al punto di partenza.

Cosa scrivere. Se chiuderlo. Se tenerlo. Se andare avanti come prima o cambiare qualcosa.

La grafica, ma non solo.

I gnappi hanno quasi 8 e quasi 4 anni. Eh.

La vita da papà che ho raccontato è stata soprattutto con la nascita del gnappo perché era una situazione nuova in cui mi sono ritrovato catapultato.

E se qualcuno ha potuto consolarsi, trovare magari conforto, magari sorridere, leggendo qualche articolo, l’aver aperto questo blog papà, in un oceano di mamme blogger, credo ne sia valsa la pena.

Questo attacco hacker forse mi serviva.

L’idea di perdere tutto (cosa che non è successa per un soffio perché grazie al supporto di un amico siamo riusciti a salvare il salvabile, quindi nessun articolo è andato perso) potrebbe darmi la spinta per continuare.

Perché capisci che a una cosa tieni davvero quando rischi di perderla.

Una cosa, più o meno banale, come un blog. O una persona, molto più importante.

Anche alle persone non diamo abbastanza importanza perché ci sono sempre. A partire da chi ci è più vicino.

Perdere tutto questo blog avrebbe voluto dire perdere quasi 8 anni di ricordi. Di emozioni, di deliri, di cose scritte che oggi, 8 anni dopo, non scriverei più.

Perché per certe cose sono cambiato (non so se in meglio o in peggio). E a volte rileggendole provo anche un certo imbarazzo (tipo l’articolo su Fata Ariele o tutti quelli della categoria “sesso, questo dimenticato“.

Insomma, non so se frega più a nessuno leggere questo blog, ma frega a me tenerlo in vita.

E quando ti accorgi che potrebbe sparire da un momento all’altro capisci che potrebbe valerne la pena continuare.

E capisci anche che le cose a cui siamo più legati non ci saranno per sempre.

Per questo dobbiamo godercele. Apprezzarle per come sono.

Apprezzarle e amarle perché ci sono.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto