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Pensieri di un papà

Il gnappo sui mobili che in casa non avrò mai

Poteva piovere per tutta la settimana. E invece no, come da manuale, la pioggia arriva sempre di sabato. Dovevamo fare due cose: andare a comprare il seggiolino-auto per il gnappo (ormai nell’ovetto non ci sta quasi più) e andare per l’n-esima volta in giro a cercare sta benedetta libreria da mettere in soggiorno e poter così finalmente disfare gli scatoloni di libri che ancora ci girano per casa.

Il seggiolino merita un post a parte. La ricerca della libreria invece è stata ancora una volta quasi inutile. Stavolta, su consiglio di un mio collega, siamo andati da un’azienda che fa mobili fighi nel Comasco. Così, alle 3 di un sabato pomeriggio di novembre, eccoci noi tre, Anna, il gnappo e io alla guida della Polo dei miei suoceri, sulla famigerata Milano-Meda sotto il diluvio universale.

Trovare l’azienda non è stato facile. Neanche il tom tom ci arrivava. Però chiedi qua, chiedi là, dopo esserci avventurati in stradine vicino a ville super lussuose con siepi altre tre metri e vialetto privato, riusciamo a raggiungere la meta. Il nostro scopo era avere un preventivo, visto che il modello di libreria più o meno l’avevamo visto sul sito.

Facciamo il giro di tutto lo showroom (ma quando costano i mobili fighi?) su e giù per le scale, di cui una a chiocciola, con il nano nel passeggino. Ok, tutto bello. Peccato che l’azienda il preventivo non ce lo potesse fare perché non vende a privati. Li mortacc…

Ci mandano allora da un loro rivenditore lì vicino, spiegandoci la strada così: segui la strada da cui sei arrivato, poi, quando arrivi sulla strada grande vai a sinistra, poi ancora a sinistra, fai un sottopasso e poi te lo trovi più avanti sulla sinistra. Io alla prima svolta a sinistra avevo già disconnesso il cervello. Anna pure. Però, non si sa come, l’abbiamo trovato.

Altro showroom con mobili fighissimi. La tipa gentilissima che ci accoglie e si fa spiegare che tipo di libreria vogliamo. Poi ci fa sedere in un ufficio e si fa dire da Anna i dettagli. Giusamente la tipa parlava al plurale: “Come la volete?”, “Vorreste questo o questo?”. Io ovviamente, non capendo una cippa di queste cose (a me interessa solo il prezzo, sempre e comunque da trattare), ho preso su il gnappo e mi sono andato a fare un giro per lo showroom. E preso da stupidìte acuta mi sono messo a fare foto col cellulare a mobili che io in casa non avrò mai.

Iniziamo con il gnappo sulla sedia tipo sala di comando di Star Trek (Anna addirittura sa i nomi, io so a malapena distinguere un tavolo da una sedia…).

Gnappo spaparanzato su chaise longue 10 volte più lunga di lui.

Questa mi sa che è una sedia famosa. Ah…

“Mi date una birra? Ho sete!”

“Aaaahhhhh, finalmente un po’ di tv. A che ora è CSI?”

“Un bel bagno in questa vasca ci vuole proprio…”

Ehm, questo magari quando sarai un po’ più grande eh?

Ah, dimenticavo. Risultato della spedizione? Ci manderanno via mail il preventivo entro 15 giorni. “Sarà sugli 8mila euro”, ci ha detto la tipa del negozio mentre stavamo per uscire. “Ah, ok, ci aggiorniamo”, le ho detto io con nonchalance. Aaaargghhhhh!!! (Sguardo a metà tra l’agghiacciato e il terrorizzato). Cioè, fatemi capire, 8mila euro per dei pezzi di legno laccati dove appoggiare dei libri e una tv?? Ma siete fuori?

Per consolarci, dopo essere tornati a casa, ci siamo fatti portare due pizze. La birra non c’era, ho fatto una corsa sotto l’acqua a prenderla al supermercato appena prima che chiudesse. La botta di vita del sabato sera. Glom.

Di Fede

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