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Io lei e l'altro

Il nuovo passatempo, le dita nel naso

dita nel naso okIl gnappo ha scoperto un nuovo anfratto: il suo naso. Finora l’esplorazione era arrivata alle orecchie, con quelle ditina piccole che cercavano di infilarsi in profondità alla ricerca chissà cosa. Si frugava spesso, anche mentre stava mangiando. Quel che temevo era che, essendo le dita molto sottili, arrivassero fino al timpano e si facesse male.

La pediatra ci ha detto invece che questa attività speleologica è normale. Però il naso era ancora un tabù. Che in questi giorni è stato infranto. Ieri si è infilato il ditino nel nasino quasi tutto il tempo prima di addormentarsi. E anche stamattina si è ricordato, tanto per essere sicuro che il naso ci fosse ancora.

Mi fa un po’ impressione perché quando si infila il dito nel naso, non si limita a un’esplorazione furtiva come farebbe qualsiasi adulto in coda in macchina al semaforo. No. Lui va proprio in profondità con quel salsicciotto e spero solo che non si faccia male o che magari con quelle manacce sempre sporche, non si prenda qualche batterio strano (paranoia ipocondriaca paterna incombe).

Visto che l’otorin-speleologia è una dei piccoli piaceri della vita, finora non gli ho mai tirato via la mano. Per adesso gli lascio scoprire i fantastici tesori che nascondono quelle narici, sperando che prima o poi smetta, almeno in pubblico. Temo invece che togliendoli la mano lui si accanisca ancora di più in quel naso. Ed è la cosa che vorrei evitare.

Però quando siamo in pubblico come si fa? Lo lascio scapperare in libertà? O appena vedo l’indice in direzione narice provo magari a distrarlo, sperando che funzioni. Sapevo che sarebbe arrivato questo momento. Ogni giorno ce n’è una nuova.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto