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Pensieri di un papà

Il video delle Olimpiadi di Londra sulle mamme

Facendo un salto sul blog di GiorgiaLand ho visto questo video che gira in rete già da qualche giorno e ormai immagino avranno visto tutti. Arrivo sempre sul pezzo in anticipo!

Comunque, era solo per dire la mia sul video in questione. Forse è piaciuto più a me che ad Anna. Ieri le ho mandato il link via mail. Lei lo aveva appena visto dalla sua “Bibbia” Machedavvero leggendo anche i commenti a riguardo. Ecco la sua risposta:

“Ci sono mamme che si commuovono….buahahahah! Io non sarei così orgogliosa di svegliarmi alle 5 tutte le mattine per preparare uova sode, fare lavatrici e passare i pomeriggi in palestra. Povere piccole mamme, e fatevi una vita, no?!   (Al gnappo facciamo fare il campionato di rigurgito in lungo!!)”.

Ora capisco perché l’ho sposata. Quando fa così è il mio idolo. Probabilmente mi sono emozionato più io di lei nel vederlo. E non è che mi sia scesa proprio la lacrimuccia, sia chiaro.

E i papà?
Ed eccomi al secondo tema legato al video, che riprendo dal post di Machedavvero “Trova l’escluso”. La riflessione di Chiara mi sembra molto interessante:

Ma in tutto questo, il papà, dov’è? Possibile che non se ne intraveda nemmeno uno, nemmeno in secondo piano, che dà almeno una carezza alla sua famiglia e fa sentire che c’è, che preme anche lui per abbracciare il figlio che stringe una medaglia? Perché queste sembrano tutte madri single. […] trovo ugualmente pericolosamente riduttivo celebrare un mondo in cui la genitorialità sembra esclusivamente a carico della donna. Sì: anche se spesso corrisponde alla realtà”.

Che dire… sottoscrivo in pieno. Ora, è chiaro che la Procter & Gamble, che tra l’altro produce Pampers e Gillette, debba arruffianarsi le mamme, farle frignare un po’ e subliminalmente dire loro “grazie per aver comprato i nostri prodotti, continuate a comprarli và”. E’ ovvio che la storia vuole emozionare e ci riesce tra l’altro benissimo (Anna a parte). Ma è chiaro che la visione della mamma single continua ad imperare su larga scala. E che finché nemmeno la pubblicità lo capirà, hai voglia te a far cambiare gli stereotipi e la mentalità della gente (mamme e papà inclusi).

Ad ogni modo, io vedendo il video non mi sono sentito affatto offeso. L’ho trovato carino. Efficace. Per il resto, penso che le uniche olimpiadi che il gnappo potrà vincere siano al momento quelle di rutti e rigurgiti.

Spero in futuro che invece di doverlo scarrozzare qua e là, dalla piscina ai campi di calcio (Dio ce ne scampi, per il calcio intendo) preferisca leggersi un bel libro, suonare uno strumento, andare a teatro, a un concerto, al cinema o a vedere una mostra. Non per fare i radical chic di sta cippa. Per carità. Ma volete mettere?!