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Pensieri di un papà

La fortuna di avere i suoceri (vicini)

suoceriSono giorni abbastanza convulsi. In cui mi sembra di non aver tempo di fare niente. Niente di quello che mi piace almeno. Come scrivere qui. Piccole cose e impegni che si aggiungono a cascata. Scadenze, organizzazioni varie, mail. E dare una priorità alle cose da fare non è mai facile. Il giorno di 32 ore ancora non l’hanno inventato. Per fortuna.

In tutto il marasma ci stanno però dando una grossa mano i miei suoceri che si sono da poco trasferiti a Milano. Rimarranno con noi per un mese. Per stare vicini ad Anna e darci una mano prima, durante e dopo l’arrivo di The Second. Mia suocera ha chiesto l’aspettativa dal lavoro. Mio suocero è in pensione quindi non ha grossi problemi. A volte penso che bisognerebbe fargli un monumento.

Fino a prima di Natale staranno in un bilocale che hanno affittato apposta vicino a casa nostra. Ognuno a casa sua quindi. Ma a portata di mano. Hanno fatto un mini-trasloco (la casa era arredata, ma mia suocera si è portata dietro anche le padelle) e faranno da task force in caso di bisogno. Già ieri li abbiamo sfruttati, tendendo il gnappo a casa dall’asilo per fargli passare quella maledetta tosse e quel naso perennemente smocciolante.

Per adesso mi fa piacere che ci siano (chissà se tra due o tre settimane magari cambierò idea…). Ma visto che non li vediamo spesso durante l’anno in questo modo cerchiamo di recuperare.

Devo dire che con i suoceri ho avuto un gran culo. Perché sono davvero due ottime persone. Non invadenti, disponibili e sempre pronti a dare una mano. Un altro vantaggio è non avere cognati, visto che Anna è figlia unica. Secondo un mio collega peggio dei suoceri infatti ci sono i cognati e le cognate. Può darsi. Le famiglie di origine dei propri amati non vanno mai sottovalutate.

Non è da tutti andare d’accordo con i propri suoceri. Il patto di non belligeranza è difficile da raggiungere. A volte c’è una pace armata. Altre volte è guerra aperta. Per noi, adesso, va a gonfie vele. Ma non c’è nessun merito, credo sia semplicemente fortuna l’essermi trovato in casa persone come loro.

Forse se fossero state altre persone ci avrei pensato due volte, invece che una, prima di sposare la mia dolce metà. Perché comunque, se è vero che sposi la persona che ami, alla fine un po’ ti tocca “sposare” un po’ anche i suoi genitori. E se loro fossero state persone odiose o maleducate, o invadenti o sgradevoli, non so se avrei fatto così presto il grande passo. Forse non l’avrei fatto. O forse sì, ma mettendo prima le cose bene in chiaro.

Egoisticamente sono uno che vole evitare le potenziali rotture di coglioni scatole. E so che i suoceri (ma anche i genitori e i parenti in generale) nonostante l’amore, l’affetto e tutte queste belle cose, sono potenziali portatori sani di magagne. Ma per adesso mi è andata bene. Fin troppo. E speriamo anche duri il più possibile.

Sapere che adesso sono vicini a noi, anche fisicamente, mi fa piacere. Apprezzo tanto il loro aiuto. E ancora di più la loro presenza discreta. Oh, non è detto che tra un po’ non arrivino gli scazzi… Ma per adesso mi godo la luna di miele anche con loro. E soprattutto ottimizzo. Anzi, se posso li sfrutto proprio. Finché ci sono e stanno bene, perché non approfittarne un po’? Il sindacato dei suoceri-nonni ancora non l’hanno inventato. Bene bene.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto