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Io lei e l'altro

La mano finta, la nostra ultima spiaggia

mano fintaHo visto che in commercio ci sono le mani finte. Non solo quelle che vendono per gli scherzi di carnevale o Halloween. Le usano anche le estetiste, per fare pratica per la ricostruzione unghie. Io pensavo di regalarne una al gnappo. Sembra un po’ macabro, ma sarebbe un utile stratagemma per farlo addormentare nel suo lettino e riaddormentare durante uno dei suoi soliti risvegli durante la notte.

Sì perché quello lì ha preso l’abitudine, per tranquillizzarsi, di accarezzarci la mano (noi coglioni che per primi lo abbiamo abituato, sia chiaro). Adesso quando si sveglia di notte (l’ultima volta erano le 5.48 poche ore fa) chiama la mamma, una delle uniche parole che sa dire a due anni suonati, oltre a papà, nonno e nonna. La chiama a mo’ di lamento, se non addirittura piangendo, fino a che qualcuno non va da lui.

Quel qualcuno il 90% delle volte sono io. E per farlo riaddormentare ho diverse tecniche:

1) dargli l’acqua da bere

2) infilargli il ciuccio, visto che adesso lo addormentiamo senza

3) tentare di farlo coricare (visto che lui si siede sul letto, ma non sempre ci riesco) e appunto dargli la mano da accarezzare.

Se non funziona nessuna delle tre, come ad esempio stanotte, quando ad ogni tentativo si innervosiva sempre di più, non c’è alto da fare. Vuole la mamma. Punto.

Io ho provato a spiegargli (alle 5.50, non proprio lucidissimo) che la mamma era di là in camera, che stava dormendo, che c’era il papà con lui, che bisognava fare la ninna. Niente. Non sente ragioni quello lì. Anzi, più gli spieghi e più cerchi di farlo dormire e più si incazza.

Così io me ne sono tornato a letto e si è alzata la  mamma. Che dopo due tentativi inutili di calmarlo alla fine ha ceduto. E alle 6 lo ha portato nel lettone. Ha vinto lui. E io non ho più chiuso occhio fino al suono della sveglia, perché oltre essere attaccato a fianco di un nano che si muove, non sopporto avere uno che mi russa nelle orecchie.

L’unica soluzione sarebbe far scattare la “pratica brandina” (che Anna da pigra qual è, non fa quasi mai) oppure andare io a dormire sul divano. Ma all’alba, con tutto il mondo che attorno pian piano si sveglia (vicini che alzano tapparelle, tirano sciacquoni, camion che lavano le strade ecc), non è che abbia questa gran voglia. E poi sarebbe altrettanto inutile. Non ho il sonno pesante. Una volta che mi sveglio è difficile poi riaddormentarmi.

L’ultima spiaggia sarebbe quindi la mano finta. Magari in silicone. Il più possibile simile a una vera. Così gliela metto tra le sbarre del lettino, sempre pronta ad essere accarezzata. A qualsiasi ora della notte. La mano potrebbe essere la sua nuova amica. Il suo nuovo oggetto transizionale. In fondo una mano in più può sempre essere utile. Ce l’hanno anche nelle migliori famiglie. Tipo la famiglia Addams.mano famiglia addams

Di Fede

Blog di un papà imperfetto