Da un giorno la casa è il mio regno. Casa? E chi ci torna a casa?! Devo recuperare un po’ di vita sociale trascurata in questi mesi. Era da tanto che non provavo la sensazione di uscire dal lavoro e rimanere fuori, cenare tardi, rientrare e fiondarmi subito a letto.
Però Anna e il gnappo hanno lasciato tracce della loro presenza, disseminate qua e là. Le lascio dove sono perché quando le guardo sorrido pensando ai miei due amori.
La prima notte passata da solo è iniziata così: apro il letto e vicino al cuscino cosa trovo? Bruuum, bruuum! L’ho spostata sul comodino solo per non ritrovarmela nella schiena.Vado in sala e sul divano c’è un altro post-it, sopra i tappeti puliti. Prima di metterli devo passare i pavimenti però.Ma c’è anche la lista delle cose da fare. Dunque: da giovedì ritirare gli esami in ospedale, farne una scansione e spedirgliela, ritirare i miei pantaloni dalla sarta (sempre che trovi il bigliettino, chissà dove l’ho messo…). Da martedì ritirare due camicie in tintoria (il tagliandino dev’essere insieme a quello della sarta, idem come sopra). Pulire i pavimenti e spolverare. E chi sono io? Cenerentolo?!Poi c’è la questione cibo. Il mio frigo oggi si presentava così…Considerando che a me l’anguria non piace, dei gusti degli yogurt che mi ha lasciato Anna mi piace solo quello agli agrumi (l’altro è ananas), nella ciotola verde ci sono due pesche avvizzite e nel ripiano della verdura due banane nere (oltre a ortaggi vari ignoti alla mia dieta), per la mia sopravvivenza mi sono rimasti solo: wurstel, salumi a scadenza ravvicinata, formaggio e una porzione di tortellini.
Lo scopo del gioco è finire tutto prima di partire e non fare mai la spesa (a parte per il latte della colazione). Con un po’ di dieta per una settimana ce la posso anche fare.