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Cose di casa Pensieri di un papà

La riunione di condominio

fantozzi riunione di condominioRiunione di condominio. Una delle gioie più grandi, da quando ho comprato sono indebitato per la casa. Uno spettacolo. Meglio che andare al cinema. Beghe tra vicini, tutti contro tutti: quello che sbatte i tappeti, chi non chiude mai il portone, il vano ascensori da sistemare, e le spese che, non si sa come, anno dopo anno, continuano ad aumentare. Misteri degli amministratori.

Io sono uno degli ultimi arrivati nel palazzo, quindi non ho molta voce in capitolo. C’è gente che abita lì da 30 anni. Tra una cinquantina di proprietari di casa alla riunione eravamo solo in 15. Alla faccia della partecipazione. Poi uno si chiede perché a votare alle elezioni va sempre meno gente. Basta guardare in quanti sono alla riunione di condominio. E si da una risposta.

Il tema del riscaldamento è stato quello che ha più scaldato gli animi. Per l’appunto. L’anno scorso abbiamo installato i ripartitori di calore sui termosifoni. Così giusto per ottimizzare i consumi, visto che prima, d’inverno, avevamo un clima tropicale in casa e dovevamo aprire le finestre. Alla faccia del buco dell’ozono.

Almeno ognuno ora paga quello che consuma (per il 70%) oltre ad una quota millesimale (pari al 30%). Peccato che con questo sistema tutti abbiano più freddo e sborsino più o meno la stessa cifra, se non di più. Le variabili sono tante: a che piano è l’appartamento, l’esposizione, i vicini che scaldano a loro volta o meno. E poi il gasolio (sempre alla faccia dell’atmosfera, andiamo ancora a gasolio) è aumentato del 4,6%. Paga e taci, questo è il risultato.

A noi, che siamo spesso in casa e con la camera del gnappo molto esposta, il costo del riscaldamento è schizzato a 1800 euro l’anno (MILLEOTTOCENTOEURO!). Per 80 metri quadri eh, mica la reggia di Caserta. Circa 500 euro in più dell’anno scorso. Mi viene quasi da piangere. Li mortacci… I vicini del piano di sotto dormono al freddo, sono tutto il giorno fuori casa e nel week end non ci sono mai. Hanno le case in montagna, loro. Quindi noi dobbiamo mettere i termosifoni a manetta per avere una temperatura decente. In compenso noi scalderemo ben bene i nostri vicini del piano di sopra, i cinesi, visto che il caldo va in alto secondo una nota legge della fisica.

Ma tra le tante questioni all’ordine del giorno (un addolcitore dell’acqua, un vano solaio da affittare, le rate delle spese da distribuire più equamente durante l’anno ecc.) ce n’è stata una che spero non vada in porto. La classica vicina rompicoglioni iperprecisa e con il pollice verde che ha proposto di mettere un’aiuola curata dal condominio tra il marciapiede e la strada, esattamente dove adesso parcheggiano le macchine.

A me il verde piace, ma chi non è di Milano forse non può capire. Da noi, in tantissime vie, le macchine si parcheggiano sul marciapiede. Perché in strada non ci sono abbastanza posti e poi perché in alcune vie c’è il lavaggio delle strade che ti costringe di notte, a giorni alterni per vie limitrofe, a spostare la macchina dalle 00 alle 06. (Avrò già preso 5 o 6 multe perché mi sono dimenticato di spostarla). Perché poi i cartelli ti fregano: “Divieto il giovedì dalle 00:00 alle 06:00” c’è scritto. Quindi tu la macchina non la puoi lasciare parcheggiata in strada il mercoledì notte. Cadere nell’errore è un attimo.

Insomma questa vicina vuole farsi dare in concessione dal Comune lo spazio davanti al nostro palazzo dove adesso ci sono le macchine. (Quelli tra l’altro sono i posti più ambiti visto che non sono interessate dal lavaggio strada). Già per trovare parcheggio è un’odissea. Bisogna appostarsi per ore per aspettare che si liberi qualcosa, oppure metterla lontana chilometri (sempre su un marciapiede ovviamente). ‘Sta cacchio di aiuola recintata, toglierebbe ben 10 posti. Una tragedia per chi come me non ha il garage. Spero solo la vicina ci ripensi. E non proceda con i suoi intenti. Fortunatamente le adesioni tra i condomini non sono state tante. Ma so già che prima o poi, la fregatura, che sia questa o un’altra, arriverà. L’idea comunque è carina. Se abitassi in Svizzera la curerei anch’io l’aiuola..

Di Fede

Blog di un papà imperfetto