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Pensieri di un papà

La sindrome di Cenerentolo

Uno dei ricordi che ho di quando ero piccolo è quando mia mamma, d’estate, mi metteva i sandaletti. Odiavo i sandaletti. Quelli anni ’80, di cuoio blu, con i due buchini sul davanti e il laccetto all’altezza della caviglia. Se andava bene li mettevo senza calze. Quando andava male me li infilavano con delle calze bianche, traforate, perché così il piede suda meno. Non so perché, ma sti sandaletti li ho sempre odiati.

sandaletti anni '80 Non parliamo poi di quelli di gomma. Trasparenti o colorati. Quelli da mare. Giusti giusti per andarci a pescare. Le Crocs non c’erano ancora (ne sentivamo la mancanza? Anche no) e neanche i sandaletti più evoluti come quelli che ci sono oggi. Per quelli l’avversione era massima. Mi vergognavo un sacco a metterli. Eh sì, anche da bambino avevo le mie paturnie.

sandali di gomma da bambiniAnche Anna al gnappo ha comprato i sandaletti. Quando li ho visti mi è venuto un brivido lungo la schiena.

Ora per fortuna è piccolo e ancora non fa storie nel metterli. Ma quando crescerà sarò il primo a prendere le sue difese se non li vorrà. Per non farsi mancare nulla, gliene abbiamo comprati di due tipi. Uno, con i buchini e uno più aperto. Il secondo paio, messo senza calze, gli ha fatto venire una piccola abrasione sul ditino sfregandosi. Un paio di giorni con il cerottino e via. Eccoli qui, in tutta la loro bruttezza bellezza.

sandali bambino primigisandaletti bambino primigi apertiPer fortuna abbiamo anche altre scarpe. Il piede non gli cresce tanto. (Anche tutto il resto non cresce tanto, il percentile di riferimento è sempre l’ultimo, mannaggia). Finora ci siamo limitati a quelle indispensabili. Sono partiti i miei suoceri comprandogli un paio di scarpe-ciabatte per stare in casa e muovere i primi passi d’inverno senza che il piede gli congelasse, visto che lui spesso e volentieri si toglieva una calza e rimaneva scalzo sul pavimento gelido (non se ne toglie mai due, solo una, anche lui c’ha già le sue fisime, questa è quella di Cenerentolo, tutto suo padre).

ciabatte bambino casaPoi sono arrivate le prime scarpe da ginnastica. Gliene abbiamo prese due paia, di due numeri diversi, solo perché erano scontate del 50%. Il secondo paio gli va ancora bene.

scarpe bambino adidasCi siamo messi avanti e ne abbiamo comprato un altro paio da ginnastica, simili, ma più grandi. In queste ci naviga ancora un po’ dentro, ma pian piano le riempirà.

scarpe bambino adidas bluCredo che anche in fatto di scarpe abbia preso da me. Anna ha provato a metterlo a piedi scalzi sull’erba. Non muoveva un passo. Ha alzato i gomiti come quando gli fa schifo qualcosa. A noi non piace andare scalzi. E secondo me neanche i sandaletti gli piaceranno. Lo aspetto al varco.

P.s. Quando facevo l’animatore nei villaggi turistici (avevo 20 anni, bei tempi) c’era uno sketch che mi facevano fare. Mi vestivo da Cenerentola, con tanto di parrucca bionda, rossetto, e senza una scarpa, e andavo in giro per la sala da pranzo gridando: “Sono Cenerentolaaaa, dove il mio principeeee?!”. Nel frattempo entravano nella sala 3 colleghi animatori vestiti da principi, che, a loro volta, con una scarpa in mano gridavano: “Sono il Principe, dov’è Cenerentolaaa?!”. E girando come dei matti per la sala,  senza mai incrociarci, tormentavamo un po’ gli ospiti prima che iniziassero a pranzare. Poi, a un certo punto, ci trovavamo tutti e quattro al centro della sala da pranzo. Cenerentola, vedendo i tre manzi apparire davanti ai suoi occhi esclamava tutta felice: “Sono Cenerentola, qual è il mio principe??. E i tre: “E’ lui!”, “E’ lui!!”, “E’ lui!!!”, fuggendo a gambe levate. Siamo un po’ dei Cenerentoli, noi.