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Tagliamoci le vene

Le cose più importanti della vita

into the wildSto scoprendo che le cose più importanti della vita non sono cose. Che i soldi possono aiutare, ma non fanno la felicità. E che anche se mi regalassero tutto l’oro del mondo, o anche il mondo intero, non lo cambierei mai con la vita che mi è stata regalata.

Mi rendo conto che ci sono cose che non si possono comprare: l’amore, la vita, la libertà, la salute, la felicità nostra e quella degli altri. E non possiamo fare granché per meritarcele. Possiamo solo accettarle come un regalo. Sono un dono più grande di noi, che non possiamo nemmeno esigere. Ci arriva gratis e senza poter fare granché per meritarcelo. Tutte le cose più importanti della vita sono gratis.

Sto cercando di impegnarmi a non giudicare, anche se non è facile riuscire a farlo. In fondo siamo tutti minuscoli atomi, tutti parte in un universo infinito. E il bello è che tutto l’universo è racchiuso dentro il nostro atomo. Sto provando anche a condividere le emozioni degli altri: essere felice per la loro gioia e triste per il loro dolore. Tornare poi a guardare la mia vita e constatare che la gioia è più grande di qualsiasi fatica.

Sto riflettendo sul fatto se sia vero o meno il proverbio “chi si accontenta gode”. Giusto per capire se io mi accontento, e mi illudo, oppure sono felice davvero. Ma penso che ci sia differenza tra accontentarsi e apprezzare quello che si ha. E’ solo aprendo gli occhi su quello che ci sta intorno che possiamo veramente goderne. E’ vero che le cose si apprezzano solo quando mancano, ma bisognerebbe sforzarsi un po’ e farlo anche quando le abbiamo davanti.

Se la vita è stata generosa con me io non ne ho alcun merito, ma almeno posso farle capire che gliene sono grato. A volte non è facile, perché mi trovo a lottare con il mio avversario più duro: me stesso. Ma per fortuna ci sono gli altri che mi possono aiutare. E solo guardandoli negli occhi dovrei intuire se sto rigando dritto o no.

Sto provando a capire come usare la mia coscienza, ammesso che esista una coscienza. A volte è troppo molle, altre volte troppo rigida. Difficile trovare il giusto equilibrio. Accettare un consiglio dalla mamma è già un buon passo avanti. Perché la mamma non ha sempre ragione, ma ce l’ha quasi sempre. E riuscire ad ammetterlo non è facile.

Potrei vivere centomila vita. Avere molti più soldi di quanti ne uso adesso per vivere, ma non sarei più ricco di quanto sono. Potrei essere più bello e simpatico e avere tante donne bellissime, ma non sarebbero mai all’altezza di mia moglie. E soprattutto non avrebbero la sua pazienza. Potrei avere un figlio più bravo, che dorma la notte, che non mi faccia arrabbiare, che ubbidisca sempre. Ma non potrebbe mai essere più simpatico del gnappo e farmi ridere quanto lui. E darmi tutta la gioia che mi dà quando lo guardo sgambettare per casa.

Sto imparando che le cose più importanti della vita non sono cose. Sono persone. E quelle persone sono la mia vita, che non cambierei con quella di nessun altro.

“Potrei essere rinchiuso in un guscio di noce e tuttavia ritenermi Re di uno spazio infinito” (Amleto: atto II, scena II).

Di Fede

Blog di un papà imperfetto