Il piccolo principe non è un libro di merda.
Quello che manca oggi è la poesia.
Illuminare il silenzio, parole gentili, gesti amorevoli, sguardi innamorati.
Non tutto è marketing. Non tutto è soldi. Non tutto è materia.
Le cose importanti della vita non sono cose.
Servono sogni, speranza, serve l’amore.
Reagire alle parole ostili, ai pensieri cattivi, al faccio questo solo se mi serve.
Vorrei tornare a guardare il mondo con gli occhi dei vent’anni. Con quei sogni, quell’ispirazione, quella passione, quelle emozioni.
Quando le parole erano anche poesia.
Quando i pensieri erano meno pensieri.
Scrivere a matita su un quaderno di appunti. Leggere fino a tarda ora, ma non sul telefono.
Ricevere il giorno con quello che regala, sapendo che l’essenziale è invisibile agli occhi.
Con il cuore che batte, lo stomaco che si chiude.
Amare così, chi è qui, vicino. Senza aggrapparsi a lontane illusioni.
Reagire alla routine, alle letture d’odio, alle stupidità, al tempo perso nel niente.
Ammirare quel buco nero, riflettendo sull’infinito. Pensando all’amore. Al paradiso.
Ritrovando le vecchie passioni e sognando i vecchi amori.
Fuggendo le semplificazioni e assaporando la vita.