Praticamente sono dei giocattoli che andavano tra i bambini degli anni ’80, un bel po’ di anni fa. Erano i giochi per cui il vostro papà aveva una vera e propria passione. Per fortuna i nonni ne hanno tenuto ancora qualcuno a casa loro. Posso anche prestarveli se volete, basta che non me li distruggiate.
I Masters of the Universe erano una vera e propria manìa negli anni 80. Oltre ai giochi c’era il mitico cartone animato a puntate. La tv negli anni ’80 orientava le scelte su tutto, soprattutto sui giochi, un po’ come adesso. YouTube non c’era ancora. Uno guardava il cartone (che era veramente mitico) e poi comprava i giochi. Non costavano tanto, più o meno diecimilalire l’uno. Una banconota azzurra con su Alessandro Volta, l’inventore della pila.
Per il mio compleanno o quando facevo il bravo ma anche dopo un esame del sangue o un tampone per lo streptococco, la mamma mi comprava un Masters. Oppure me li portavano Santa Lucia o Babbo Natale. Sono arrivato a collezionarne un bel po’, anche se molti mi mancano per avere tutta la collezione.
Ci giocavo come fate voi adesso coi vostri giochi. Sul divano o sul tappeto. Gli facevo fare la lotta, le partite di calcio sul letto, e poi c’erano un sacco di gadget (dal castello di Grayskull al castello di Skeletor, – il cattivo – oltre a tanti macchinari fighissimi).
Il protagonista si chiamava He-Man. “Lui, l’uomo”, tradutto. Pensate che fantasia avevano negli anni ’80, quando il vostro papà era piccolo. Era l’eroe difensore del castello di Grayskull e di Eternia, dotato di forza sovrumana, di grande agilità e resistenza; era l’alter ego del principe di Eternia, Adam, che si trasformava in He-Man con la Spada del Potere, una indistruttibile spada incantata capace di respingere fulmini magici e proiettili al grido di “Per la forza di Grayskull, la grande forza è con meeee!!!“.
Masters of the Universe, i buoni e i cattivi
Ecco quelli che avevo:
- Man-At-Arms – Soprannome di Duncan, capo dell’esercito di Eternia e scienziato di corte. Era uno dei pochi a conoscenza del segreto di He-Man, suo aiutante e mentore del principe Adam. Padre adottivo di Teela e vittima ricorrente della goffa magia di Orco.
- Teela – Amica d’infanzia del principe Adam, e sua maestra d’armi, capitano delle guardie reali. Figlia adottiva di Man-at-Arms, era in realtà figlia di Sorceress (destinata quindi a succederle). (Quando me la regalarono a un compleanno la ruppi in tempo zero. Ero già misogino da bambino).
- Battle-Cat – una possente fiera dallo spaventevole ruggito. La tigre verde Battle-Cat indossa un’armatura dotata di sella, con la quale trasportava il suo padrone. In realtà Battle-Cat era Cringer, l’animale domestico del Principe Adam, che poteva trasformarsi insieme al suo padrone. Il vostro papà ce l’aveva, ma non è sopravvissuta fino a voi.
- Man-E-Faces – Sfortunato attore vittima di una stregoneria che gli aveva installato altre due facce oltre la sua: quella di una bestia e quella di un robot. In seguito a ciò Man-E-Faces aveva acquisito la capacità di mutare le sue caratteristiche alternando le facce, divenendo fortissimo e in grado di annusare le tracce con la faccia da bestia, divenendo logico ed esatto con la faccia robotica.
- Ram Man (uomo ariete) – Ingenuo eroe dal buon cuore, Ram-Man usava sempre la testa per affrontare i nemici; nel senso che prendeva la rincorsa e poi li prendeva a testate. Per questo motivo portava una corazza sulle spalle unita ad un elmo molto coprente; la sua arma era un’ascia, che però non compare mai nella serie animata Filmation. In origine il personaggio era un robusto uomo dalla bassa statura con delle cosce a forma di molla. Nella serie del 2002 è diventato invece un enorme ragazzone dalla testa un poco minuta e pauroso del buio.
- Mekaneck – Questo dominatore era in grado di allungare a dismisura il suo collo meccanico, costruitogli da Man-At-Arms.
- Buzz-Off – Guerriero originario di Andrinos, un immenso alveare patria degli uomini-ape.
- Fisto – Combattente dalla mano destra meccanica, era considerato fra i più forti dopo He-Man.
- Orko – un potente mago in patria, un mondo dove le cose funzionavano al contrario, Levitava in aria. Aveva un meccanismo per cui il gioco lo faceva girare su se stesso.
- Roboto – Questo guerriero artificiale era un robot dal corpo semitrasparente. La sua mente era un computer e lo rende un intelligente stratega e un fedele combattente alla causa di Eternia. Vostro papà aveva anche questo. Chissà dov’è finito…
- Moss Man – Uomo-pianta dotato di poteri magici. Le sue capacità gli consentono di manipolare la materia vegetale, rigenerare le piante e favorirne la crescita. Questo ce l’abbiamo ancora! Evvai!
- Rokkon – Guerriero degli uomini roccia (una razza aliena), era in grado di trasformarsi in una roccia in caso di pericolo.
- Sorceress – la maga che dona ad Adam il potere del castello di Grayskull, e lei stessa difensore del castello stesso. Aveva la capacità di trasformarsi in Zoar, l’aquila.
Questi erano i buoni. Poi avevo anche i cattivi:
Skeletor il super cattivo, Mer-Man (non ho mai capito l’essenza di questo personaggio a parte il fatto che fosse anfibio), Tri-Klops (mitico!), Jitsu (un maestro Miaji ante litteram), Whiplash (il lucertolone).
E poi Clawful il granchio, Webster (una specie di ragno blu che i vostri nonni mi regalarono dopo l’amniocentesi che la nonna fece quando vostra zia era ancora nella pancia, mi ricordo ancora l’odere di plastica), la pantera Pantor, Spikor e i suoi aculei, Stinkor la puzzola, Two Bad (quello con due teste, a te gnappo piace tantissimo ho visto).
E poi c’erano quelli dell’Orda infernale: Hordak, Mantenna e Modulok, ma anche gli Uomini Serpente, come Rattlor e Tung Lashor con il collo e la lingua che si allungavano.
I Masters of the Universe erano un mito per i bambini che adesso hanno la mia età. Chi è nato nei primi anni ’80 e ha un po’ di memoria sa di cosa sto parlando. Guerrieri muscolosissimi, pieni di ormoni e aminoacidi ramificati in corpo, simboli di un’epoca dove il troppo non stroppiava. Da Conan il barbaro in giù, passando per Rocky e Rambo.
Avevano avuto talmente tanto successo che hanno provato a rilanciarli nei decenni dopo. A spremere il limone fino n fondo. Ma senza grandi risultati perché se un gioco che funzionava negli anni ’80 non funzionava perché era bello il gioco: il segreto erano gli anni ’80 o forse il fatto che eravamo bambini.
Adesso i bambini siete voi. Vi do un piccolo consiglio: godetevi i vostri giochi e giocateci a più non posso. Non saranno mai belli come erano i Masters, ma la fantasia di certo non vi manca. 😉