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Io lei e l'altro

Otto anni di gnappo

Ecco, mi riduco sempre a orari improbabili a scrivere per ricordare qui il tuo compleanno.

Che senza di te questo spazio non ci sarebbe.

Che senza di te non avrei mai iniziato una vita da papà.

Che senza di te non sarei quello che sono.

Meglio? Peggio?

Mah, sicuramente più vuoto, meno incasinato, meno incazzoso, ma anche molto, molto, molto meno felice.

Prima di cena ti ho detto velocemente che domani (cioè oggi vista la mezzanotte già passata da quasi due ore…) sarà il tuo compleanno.

Delle tante cose che in questi 8 anni hai imparato: camminare, parlare, mangiare, contare, giocare, addirittura a sciare e… sì, delle volte, anche far arrabbiare.

Ma la cosa che sai fare meglio, più di ogni altra, è farti abbracciare.

Non baciare perché non stai mai fermo adesso a prenderti i baci.

Farti amare.

E a volte non è facile amarti così come sei sai?

Accettare il tuo carattere che è saltato fuori quando quel nano sorridente ha lasciato il posto a questo ragazzino un po’ ansioso e sognante.

Con tante paure, cocciutaggini e con la testa sempre tra le nuvole.

Non so come sia successo…

Fino a poco tempo fa mangiavi, dormivi (poco) e ridevi. (Ah, sì, facevi anche la cacca, ma quella ancora adesso eh…).

Ridi ancora, ma non come una volta.

Adesso pensi, rimugini, stai sulle tue, litighi (con tuo fratello), sogni, spegni il cervello, ti infili nel lettone e ci abbracci.

E tu lo sai, io lo so, che per tante cose siamo uguali.

Lo sai che ce lo dicono tutti e noi facciamo finta di arrabbiarci per questo.

Tutti dicono che siamo uguali.

Uguali… che parolone!

Simili: fin troppo. Difetti… hai voglia.

Ma siamo noi, io e te e (con la mamma e tuo fratello) ci vogliamo un bene infinito che resterà sempre.

Ma tanto.

Un bene che si trasformerà forse, come si è trasformato in questi otto anni.

Un bene che è cresciuto, si è evoluto, è cambiato, ma resta, è lì ed è infinito.

Io me la ricordo molto bene quella notte di 8 anni fa.

(E se la ricorda anche chi era qui, con me, su questo blog e forse ogni tanto passa ancora).

Fa strano eh… Mannaggia.

In quella notte di 8 anni fa sei nato tu.

Non c’eri prima e adesso ci sei.

E, lo sai, non c’è bisogno che te lo dica.

Ecco, ci siamo capiti.

A noi basta davvero poco per capirci.

D’altronde, siamo uguali. 😉

Buon compleanno.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto