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Pensieri di un papà

Tutti i post che avrei dovuto scrivere nel 2017 (e che non ho mai scritto)

Questo è un post di post. O meglio. Di potenziali post.

Il primo post del 2017 (quello sui buoni propositi) diceva alla fine: “Scrivere di più su questo blog”.

Ce l’ho fatta?

No

(Neanche gli altri punti sono stati spuntati in verde a dir la verità e rimangono lì, come buoni propositi evergreen, da rileggere ogni tanto e capire se ci si può tirar sopra una riga…).

Comunque. Nel 2017 avrei dovuto scrivere un sacco di post che sono rimasti tutti nella mia testa. Per poi uscirne.

Sai quando dici: “Forte questo, ci devo proprio scrivere su qualcosa!”.

Ma poi non lo fai.

Né la sera, né il giorno dopo.

Poi il tempo passa e il ricordo pure.

E alla fine non ti viene più in mente quello che dovevi scrivere.

Per fortuna ci pensa il telefono. E quindi le foto che ho scattato.

Anche quelle rimangono lì, in attesa di essere stampate (le più belle) almeno da quando è nato il gnappo. Che a gennaio ha fatto sei anni. Per dire…

Ad ogni modo, grazie alle foto, posso scrivere, o meglio, abbozzare, questo “post di post” che avrei dovuto scrivere e che non ho mai scritto.

Così mi sento più a posto con la coscienza, svuoto un po’ la mente, e via sereni verso nuove avventure. 😉

Squillino le trombe, trombino le squillo, ecco a voi:

Il post dei post, ovvero: come svuotare la mente (e il telefono) in 1 mossa

Partiamo da qui. Settembre 2016.

Andiamo a una festa con liscio e salamelle (lì, per la cronaca, ho preso l’ispirazione per scrivere il post “Come ballare il liscio senza esserne capaci“).

Di quella sera ricordo che: The Second ballava come un matto sulle gambe della mamma (ho anche un video…).

Al gnappo scappava la cacca (figurati, lui la lascia ovunque, tranne che in casa quasi, ogni posto va sempre bene).

E, in questa scena assurda, mentre era sul cesso, si è messo a piangere per una canzone di balli di gruppo che gli ricordava le vacanze al mare. Mica normale… 🙂

Sempre fine 2016, The Second (nano) pulisce casa.

Qui volevo raccontare il cinema dopo l’arrivo in casa del PowerBot Samsung (che ora hanno fatto pure in versione Star Wars – Darth Vader) e della competizione tra The Second e la macchina.Powerbot samsung

Ha vinto The Second ovviamente.

Qui invece siamo andati un weekend lungo in Tirolo a novembre 2016.

Bello.

Abbiamo fatto la pista ciclabile San Candido-Lienz. Uno spettacolo vero.

Hotel con spa, relax, scleri nella norma. Davvero una bella esperienza.

Al ritorno siamo saliti con le bici sul treno. Fico.

A dicembre siamo tornati all’acquario civico di Milano. Sì, quello dove ero già stato col gnappo.

Per recuperare The Second e convincerlo ad uscire ci ho messo una vita.

Il gnappo nel correre è inciampato ha pure picchiato la testa contro un muretto sotto l’acquario. Sbucciatura brutta e un bozzo enorme, tipo cartone animato.

Eravamo solo noi tre e io nel panico. Non vi dico la faccia di Anna quando lo ha visto.

Proprio una brutta botta, ma l’abbiamo superata.

Potevo non portarli a vedere il presepe? Fatto. Gennaio 2017.

A febbraio, col gnappo cinquenne, ho comprato un casco per portarmelo in scooter.

Qui se lo sta provando The Second. Figurati se lascia una cosa a suo fratello quello là…

Qui dalle mucche. Ma mi sa che un post a suo tempo l’avevo scritto. Forse questo?

Vogliamo parlare della foto del gnappo con la sua prima fidanzata?

Sì, quella che gli ha spezzato il cuore. Lei.

Eccoli lì, alla festa di un altro loro compagno di classe. Il tempo delle mele in versione early bird.

Con il gnappo che quando ha visto la foto sul mio telefono (esattamente questa foto, in cui si vedono solo le loro teste, neanche i visi…) mi dice con gli occhi a cuore: “Fammi vedere bene!!”.

Eh sì, mi sono proprio sciolto…

Qui è verso Pasqua. Coniglio Lego.

Questa invece è la prova di “Circomotricità a cavallo” del gnappo.

All’inizio sembrava andare bene. Ma poi sul cavallo non ci è mai voluto salire.

Paura, tipo quella del cinema, do u remember?

Qui invece è andata così. Prendete i pocorn:

Dopo il primo giro due anni fa a Leolandia, ci viene una voglia matta di tornare.

Allora mi dico: “Ehi, ma io sono un papà blogger, potrò avere almeno qualche privilegio della kasta dei blogger!!”.

E così scrivo ai gentili amici dell’ufficio stampa di Leolandia provando a elemosinare biecamente qualche biglietto gratis con la promessa (giurin giurella) che avrei poi scritto un post sull’esperienza.

Il post l’ho scritto secondo voi? 

Ecco, sono davvero un tirapacchi.

La peggio categoria proprio.

Di quelli che dicono: “Oh, tranqui, poi scrivo tutto eh!! Intanto scrocco un ingresso gratis (per la cronaca solo per me e il gnappo, Anna ha pagato e The Second era più piccolino ed entrava gratis per la sua nanitudine).

Quindi, provo a metterci una pezza a distanza di oltre un anno.

Ma tanto so già che a Leolandia ormai avranno la mia foto in biglietteria tipo Wanted per non farmi mai più entrare.

Io comunque ci provo…

[messaggio promozionale]

Oh raga, andate tutti a Leolandia che si trova a Capriate San Gervasio (uscita Capriate sulla A4), tra Bergamo e Milano. E’ una figata!! C’è il trenino Thomas, Peppa Pig, la Minitalia, Masha e Orso, i Superpigiamini, gli animali veri di tutti i tipi e un sacco di altre attrazioni fighissime per nani da 0 a 99 anni.

Pavone di Leolandia
Pavone di Leolandia

Ecco il link (follow) del parco divertimenti per bambini. N° 1 tra i parchi in Italia, lo dice anche Tripadvisor!! Ciao, ci vediamo là!

[fine finto-messaggio promozionale]

Ma tanto la mia foto segnaletica sarà sempre lì, di cosa mi illudo. Un buttafuori con il costume blu di Leo pronto a darmi un calcio nel sedere.

Nel 2017 in primavera altra gita altro regalo.

In Germania stavolta, a trovare un mio ex compagno di classe con moglie e figlio.

Dormiamo a casa loro due notti.

Dopocena il gnappo inizia a farsi venire l’ansia: “Torniamo a casa?”.

“No tato, stasera dormiamo qui!”

“Noooooooo!”

“Ma come no?! Siamo in vacanza!”

“Questa non è una vacanza!!”, dice lui incacchiato

Caro, mettitela via, mica mi faccio 450 chilometri per farti dormire nel tuo letto sai?

Oh, poi si è divertito tantissimo. Come sempre. Eccoli sul lago di Costanza. Ottobre 2017.

Ci vuole proprio costanza infatti per mantenere la calma in certi momenti…

Sempre in primavera lunga biciclettata sulla pista ciclabile della Martesana.

Non vedo l’ora smetta sto cacchio di freddo nonostante sia già primavera per tornarci.

Salto stagionale per le lunghe vacanze estive del 2017. Ne vogliamo parlare? No, perché l’ho già fatto qui.

Lunghissime, tra mare e montagna. Ma qui c’è una foto inedita.

[Warning!! Coming Out!!]

Ebbene sì, a differenza del loro papà che è agnostico in fatto di calcio, loro sono della Juve (ok, sfottò libero nei commenti… 3,2,1 via!).

A novembre andiamo due giorno a Venezia. Io Anna e il gnappo. The Second lo molliamo dai nonni.

Loro due stanno sempre insieme e ci voleva un po’ di tempo di qualità solo con il balosso grande.

A parte il freddo sono state due belle giornate. Tutte le attenzioni solo per il gnappo finalmente.

Gnappo a Venezia
Gnappo a Venezia vicino ai Giardini

Avere quell’altro prevaricatore a chilometri di distanza è l’unico modo per riuscire a dedicarci un po’ a lui che purtroppo viene sempre in secondo piano visto il suo carattere più remissivo.

Il paradosso è che il gnappo se sta da solo con noi sta male perché vuole suo fratello piccolo.

Il piccolo invece da solo se ne sbatte proprio del fratello grande.

Non potevamo farli più diversi questi due qua.

Sempre a novembre il gnappo torna al cinema per la sua terza volta (pian piano stiamo vincendo le sue paure…) a vedere Ninjago.

Gli piace, non si spaventa e si prende benissimo per questi personaggi. Così a Natale gli regaliamo il ninja verde e per il compleanno il ninja rosso.

Ovviamente il regalo è più per noi che li abbiamo montati divertendoci un casino, mica per lui. 😉

Una delle domeniche prima di Natale lascio tranquilla Anna e me li prendo su per andare a mangiare da McDonald’s vicino a Parco Venezia.

E già che siamo lì andiamo a vedere il planetario di Milano.

Se mai ci capitaste andateci. Vale la pena.

Planetario di Milano
Planetario di Milano

I nani ovviamente facevano un po’ di casino (soprattutto The Second).

Ma anche se dovevo rispondere a bassa voce alle loro 8mila domande e tenerli buoni, è stata un’emozione.

Vedere “il cielo stellato sopra di me” che dal crepuscolo si riempiva di milioni di piccoli brillanti su un manto scuro… Eh sì, mi sono commosso.Planetario di Milano

E’ un cielo finto finto ok. Ma ci sono tutte le costellazioni e sembra vero.

L’emozione è assicurata.

Anche perché quelle stelle nel cielo ci sono davvero. E lontani dall’inquinamento luminoso sono sempre lì che ci aspettano.

Brividi.

[…]

Dall’inizio di quest’anno sono successe tante altre cose. Tutte più o meno belle.

Anche se qua io scrivo sempre grandi sfoghi e paturnie mentali e forse non si percepisce.

La festa di compleanno del gnappo coi suoi amici ad esempio e l’ultima di due compagni di classe a cui ha partecipato (anche se all’inizio non ci voleva andare perché anche lui ha le sue belle paturnie eh, chissà da chi ha preso…).Gnappo testa Lego

Questo blog è spesso uno “sfogatoio” e quindi chi lo legge a volte si becca tutto il peggio. O quasi…

Un po’ come Anna, che ha un marito “smart” con tutti e che quando torna a casa alle volte si immusonisce.

Però dopo questo post mi sento un po’ più leggero.

Devo ringraziare in particolare Antonia (il nome è di fantasia) che ieri mi ha scritto su Facebook un messaggio stupendo.

“Ciao, il mio è un nome di fantasia, però sono reale… volevo dirti che seguo da tempo il tuo blog e volevo condividere con te il perché, anche per incitarti a non smettere. Magari la motivazione ti farà rabbrividire, però devi pensare che è comunque un risultato positivo 😀 Dunque… io non ho avuto la fortuna di diventare mamma e non ho una famiglia mia. Mi sarebbe piaciuto averla, però non è successo. Allora a volte per consolarmi non posso altro che pensare che “Ok, sarebbe stato bello, ma non sono mica tutte rose e fiori neanche lì!”. Così leggere il tuo blog e i tuoi post che mi sembrano così onesti, mi fa capire cose che normalmente magari guardando da fuori le “famiglie perfette” non si vedono. Ci sono anche le fatiche e i momenti no… il mio è un po’ egoistico come discorso, ma è bello ogni tanto leggere i tuoi sani sfoghi on-line. Però mi raccomando: abbraccia più spesso la “povera” Anna!! Un abbraccio e grazie”.

Non merito tanto, davvero.

Questo post è dedicato a lei e a tutte quelle persone speciali che, come te, ogni tanto passano di qua.

A chi “appare” nei commenti e a chi legge, senza scrivere mai.

Perché magari sei una persona timida e penserai “ma perché scrivere a questo qua che neanche conosco?!”.

E hai ragione.

Ma tanto so che ci sei.

Quindi grazie di cuore per esserci e per darmi, anche solo con la tua presenza virtuale, la possibilità di scrivere, di crescere e di tenerti un po’ di compagnia.

P.S. ok, dai, sto finale è un po’ troppo smelenso. Ma ci siamo capiti.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto