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Noi quattro

Quattro mesi di The Second

gnappo e the secondBuon sabato.Toh chi c’è. Ecchime qua. Sono ancora vivo. Sempre assonnato certo. Sempre più offline che online. Disconnesso, ma questo è un costante stato mentale.

Il cambio dell’ora e l’aumento della luce mi mettono sempre di buonumore. Il caldo di questi giorni anche. Uscire dalla doccia e non avere freddo mentre cerco di infilarmi l’accappatoio ha sempre il suo perché. E’ la primavera bellezza.

E con la primavera The Second è arrivato ai suoi primi quattro mesi di vita: mangiando e piangendo (tanto) e dormendo (poco). Come per il gnappo io l’ho già inquadrato. E mi sembra un bel rompiminkia. E’ bello eh… Tanto bello. Di quei bambini dagli occhioni grandi e lo sguardo da bebè che ti fanno tanta tenerezza.

Tenerezza che svanisce subito visto che lui piange per qualsiasi cosa. Primo perché vorrebbe vivere in braccio. H24. Se lo metti giù piange. Urla. Strilla. Strepita. Si inkazza. L’unica che riesce a placarlo è Anna. Lui è mammadipendente. Anzi, tettadipendente. Con me adesso non c’è  ancora gran feeling. Perché sa che io non ho il latte. E forse ha intuito che mi sta un po’ sulle balle quando piange per niente. Ma così è e ce lo teniamo. Ci mancherebbe… Avrà altre doti, mettiamola così.

Vedremo quando crescerà (adesso mette vestiti taglia di almeno 6 mesi), se il caratterino migliorerà, ma per adesso lui ha i suoi obiettivi e te li fa capire molto bene.

Ultimamente però è migliorato. Piange un po’ di meno. Sorride molto di più. Mangia sempre tanto e solo dalla tetta (il biberon non gli piace proprio, anche se c’è dentro il latte materno). Forse ha già fatto uno dei temibilissimi scatti di crescita (dicasi “scatto di crescita” quando un neonato piange più di prima, almeno, io l’ho capita così…) e quindi le notti sono sempre un po’ movimentate.

Quando il gnappo è nei paraggi e lo vuole baciare o toccare (cioè sempre) adesso ha un po’ meno paura. Sembra essersi abituato al fratello. Ma se la mamma (aka il suo latte con le gambe) sparisce dalla circolazione, lui la cerca con gli occhi e se non la vede strilla. Ecco, diciamo che io non potrei mai prenderlo su e andarmene in giro tra Francia e Spagna solo con lui prima di essere sgamato. Per dire… Quindi lo appalto volentieri alla sua genitrice. Fin troppo devo ammettere.

Il gnappo invece è sempre più tenero e testone. Viene sgridato regolarmente perché non ascolta, quando lo sgrido poi è mortificato e mi fa una tenerezza infinita. Ma a parte questo me lo spupazzo per bene e cerchiamo di giocare il più possibile. Anche leggere le storie insieme sul suo letto prima di dormire è un momento molto bello. Insomma, meno male che il gnappo c’è. E meno male che The Second crescerà. Anche se magari non sarà più bello come adesso. Ma avrò le foto, no problem.

Di Fede

Blog di un papà imperfetto