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Pensieri di un papà

Sette anni

Stamattina rileggevo un po’ di vecchi post del blog.

Quelli quando ero ancora pieno di entusiasmo, quando la mia “vita da papà” era all’inizio.

Sembra passata una vita, in realtà sono solo pochi anni.

Ma quello che è più cambiato forse è il mio stato d’animo.

L’abituarsi.

Il non ricordarsi più bene di come fosse la vita prima di diventare papà.

Stamattina ho capito meglio il senso di questo blog, dove da un paio d’anni a questa parte sono sempre meno presente.

Il senso è anche quello di rileggere i vecchi post, quelli che mi ricordo bene perché li avevo scritti in un momento particolare, con tutte le emozioni vissute all’epoca.

Quelle emozioni che, nell’affanno della routine quotidiana, rischio di dimenticare e cancellare dalla memoria per sempre.

Un po’ come Coco, quando i suoi cari scompaiono.

Un altro post che dovrei scrivere e quello su quando ci siamo ritrovati tutti e quattro abbracciati a piangere dopo aver visto il cartone una sera a casa.

Quei ricordi, di quei momenti belli, rischiano di scomparire.

E se li dimentichiamo è come se non li avessimo mai vissuti.

A volte basta una foto per riportarceli alla memoria.

Un profumo. Un luogo.

Io ho la fortuna di avere questo blog dove ogni tanto mi rifugio a leggere momenti che erano finiti chissà dove.

E che mi fa bene rileggere soprattutto in momenti di stanchezza, in cui mi serve un po’ di motivazione.

Sette anni fa

Sette anni fa ti ho conosciuto per la prima volta.

Ti ho preso in braccio dopo quella notte infinita, tremenda e affascinante.

Già eri tu sette anni fa, col tuo carattere. Sorridevi di più, questo è vero, ma avevi anche meno pensieri.

Perché a sette anni anche tu hai i tuoi pensieri adesso e le tue piccole ansie e preoccupazioni.

Noi ti diciamo di stare tranquillo e di ascoltarci, ma come si fa…

Stamattina ho riletto un po’ di vecchi post e mi ha fatto bene.

Mi sono ricordato di quanto sono fortunato ad essere il tuo papà.

Di quanto tu sia stato un dono inaspettato e troppo grande per le mie forze.

Di come all’inizio tutto era nuovo e tutto era difficile ed emozionante.

Di come siamo cambiati e di come l’emozione abbia lasciato troppo spazio all’abitudine purtroppo. Alle sclerate. Agli scazzi. Alle sgridate. Alla fatica di farti fare i compiti o di farti ragionare su certe cose. Alla difficoltà di fare il papà di un ragazzino che con i suoi tempi chiede sempre più libertà. Libertà anche di dire soprattutto “NO” a qualunque cosa sappia di nuovo.

Ci sta.

E non è facile per me.

Per questo bisogna ogni tanto ri-trovare la motivazione e il senso. Perché altrimenti questa vita ce la roviniamo per niente.

Quando invece merita di essere apprezzata con tutti i suoi regali straordinari.

Oggi è il tuo settimo compleanno.

E probabilmente anche stasera ci arrabbieremo come succede ormai un po’ troppo spesso. Quasi ogni giorno, per le solite cose.

Ma non importa.

Anche se ci arrabbiamo, non dobbiamo dimenticare il nostro percorso.

Con l’entusiamo della partenza. La bellezza e la difficoltà dei primi passi. La fatica anche. Ma senza tutto questo non saremmo neanche mai partiti. E non avremmo mai visto la bellezza del sentiero e la grandezza di questa esperienza.

E boh.

Hai sette anni e sei grande.

E vorrei che ti ricordassi questi anni come i più felici della tua vita.

Vorrei che la tua vita fosse sempre felice.

Vorrei sempre il tuo bene, anche se ora non so se ti è chiaro.

Forse non lo sarà mai, ma è normale.

Vorrei trasmetterti un po’ di amore per la bellezza della vita che anch’io ogni tanto dimentico.

Questo bene a volte è fatto anche di sgridate, di rotture di scatole, di punizioni, di costrizioni.

Ed è quasi impossibile da capire per, così come non è facile da mettere in pratica per me.

Ma tu fidati di papà, che insieme alla mamma, è la persona su questa Terra che più ti vuole bene.

Che vuole sempre il tuo bene. E te ne vorrà sempre.

Buon settimo compleanno e grazie per i tuoi abbracci.

gnappo grattacielo

Di Fede

Blog di un papà imperfetto