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Tagliamoci le vene

Son tutti belli i papà del mondo, affacciati alla finestra

son tutti belli i papà del mondo affacciati alla finestraUna foto vale più di mille parole. Anche se è fatta alla bell’e meglio, con un collage in Paint. (Quella brava con Photoshop è Anna).

Guardavo il gnappino oggi pomeriggio. Affacciato alla finestra. E mi sono ricordato di questa foto, che gli avevo fatto nell’aprile del 2013. Quasi un anno è passato. Undici mesi fa. Ne aveva 15. Adesso sono 26. E niente, mi sono commosso…

Dopo la foto gli sono andato vicino e l’ho abbracciato. Gli ho annusato i capelli. Non voglio dimenticarmi il suo odore di bambino. Lui sta crescendo, anche se con i suoi ritmi che non sono proprio quelli di un centometrista. Ma il tempo passa. Fugit irreparabile tempus.

Mi viene in mente una canzone dedicata alle mamme. Me la cantava la mia da piccolo. E già da allora provavo nostalgia, soprattutto quando arrivava la frase: “E gli anni passano, i bimbi crescono, le mamme imbiancano; ma non sfiorirà la loro beltà…”. 

E’ proprio così. E la nostalgia mi viene ancora quando penso a mia mamma e a quando ero bambino io. Adesso sono “dall’altra parte del vetro” come dicono in radio. Ed è comunque splendido. Per la nostalgia adesso non c’è molto spazio, presi come siamo dalle mille cose da fare di ogni giorno. Ma da inguaribile nostalgico riesco ancora a ritagliarmi qualche momento, quando meno me l’aspetto. Perché, come cantavano Albano e Romina: “Nostalgia, nostalgia canaglia che ti prende proprio quando non vuoi”.

Ok allora, beccatevi questa. Visto che ormai dovremmo essere in piena par condicio, parità di diritti, di doveri e menate varie, ho voglia di dedicare a tutti i papà una canzone. Che è quella delle mamme ovviamente. Che la buonanima di Gino Latilla mi perdoni.

Ecco a voi…

Son tutti belli i papà del mondo!

Uomini! Uomini! Uomini! Che l’amore trasformerà.
Papà! Papà! Papà! Questo è il dono che Dio vi fa.
Tra batuffoli e fasce mille sogni nel cuor.
Per un bimbo che nasce quante gioie e dolor.

Papà! Papà! Papà! Quante pene l’amor vi da.
Ieri, oggi, sempre, per voi papà non c’è pietà.
Ogni vostro bambino, quando un uomo sarà,
verso il proprio destino, senza voi se ne andrà!

Son tutti belli i papà del mondo
quando un bambino si stringono al cuor.

Son le bellezze di un bene profondo
fatto di sogni, rinunce ed amor.

È tanto bello quel volto di uomo
che veglia un bimbo e riposo non ha;
sembra l’immagine d’un San Giuseppe,
sembra l’immagine della bontà.

E gli anni passano, i bimbi crescono,
i papà imbiancano; ma non sfiorirà la loro beltà !

Son tutti belli i papà del mondo
grandi tesori di luce e bontà,
che custodiscono un bene profondo,
il più sincero dell’umanità.

Son tutti belli i papà del mondo ma,
sopra tutti, più bello tu sei;
tu, che m’hai dato il tuo bene profondo
e sei il papà dei bimbi miei.